Ravenna, sorpresa tra i dipendenti per il vademecum energetico

RAVENNA - Il “vademecum” per le buone pratiche di risparmio energetico stilato dal Comune di Ravenna ha colto di sorpresa i dipendenti comunali che ieri avevano in calendario diverse assemblee con i sindacati. Ai rappresentanti dei lavoratori sono stati chiesti lumi sul documento, approvato dalla Giunta nei giorni scorsi su impulso del servizio Risorse Umane ma a quanto pare non condiviso con i dipendenti stessi. Gli stessi sindacati, che usciranno probabilmente con una nota unitaria nei prossimi giorni, avevano del resto chiesto ai vertici di Palazzo Merlato quali indicazioni sarebbero state date agli uffici per le politiche di risparmio energetico ed erano in attesa di una risposta. L’assenza del confronto con i lavoratori è quindi uno dei temi su cui probabilmente sarà chiesto un chiarimento al Comune: sulla scrivania dei lavoratori infatti il vademecum non è ancora arrivato né se ne è parlato con le Rsu, ma la Giunta ha già deliberato in merito.

Di certo nella giornata di ieri la questione è stata al centro di numerose discussioni, non tanto per le finalità di risparmio energetico – condivisibili nel complesso – quanto per alcune indicazioni che potrebbero essere ritenute discutibili. Come quella, ad esempio, di fare le scale anziché prendere l’ascensore, con tanto di riferimento al beneficio fisico: «Sali e scendi le scale a piedi, ridurrai i consumi energetici e migliorerai la tua salute» si legge nel punto dedicato all’ascensore. Altre questioni sembrano spostare sui dipendenti scelte che probabilmente non sono di loro competenza, come l’arredo degli uffici: «Evita tendaggi troppo scuri o troppo chiari alle finestre». In inverno, è la raccomandazione del vademecum, «vestiti con indumenti un po’ più pesanti». Se il documento fosse stato condiviso con i lavoratori, è l’opinione diffusa negli uffici, probabilmente alcuni passaggi sarebbero stati limati.

Il vademecum è stato invece approvato dalla Giunta comunale con lo scopo di «promuovere una campagna di sensibilizzazione sui temi del risparmio energetico e dei corretti comportamenti, attenti ai consumi e alla riduzione degli sprechi». Nelle premesse della delibera non si legge di alcun confronto con i dipendenti ma si accenna soltanto al «nuovo patto dei sindaci integrato per il clima e l’energia», del 2015, e al Piano di azione per il clima del 2020 «che delinea le principali azioni che le autorità locali pianificano di intraprendere per la mitigazione e l’adattamento». Anche se la delibera non lo dice espressamente, la questione del risparmio energetico in questa fase storica è però soprattutto economica: il vademecum, se applicato alla lettera dai dipendenti del Comune, permetterebbe di alleggerire la spesa dell’energia in un contesto che vede Palazzo Merlato costretto a spegnere l’illuminazione pubblica di notte, dall’1 alle 5. Una scelta che ha portato a numerose proteste che sfoceranno oggi in una marcia per la luce organizzata dall’opposizione.

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