Ravenna, sono nate 70 nuove attività nel terzo trimestre del 2024

L’estate 2024 ha portato segnali di fiducia per il sistema imprenditoriale ravennate. Come riporta la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, nel terzo trimestre di quest’anno Servizi professionali e Turismo, in particolare, mostrano dinamiche significative, così come l’Artigianato, il cui contributo al saldo generale è di 36 unità (+0,36%), come differenza tra 168 nuove imprese e 132 che, nello stesso periodo, hanno cessato di operare. Nel complesso, tra luglio e settembre, il Registro delle imprese di Ravenna ha registrato un saldo attivo di 70 attività economiche (+0,19%, in linea con l’andamento medio regionale pari a +0,19% e a fronte del +0,26% dell’Italia), frutto di 418 nuove iscrizioni e di 348 cessazioni. A fine settembre 2024, dunque, lo stock complessivo delle imprese registrate in provincia di Ravenna si attesta sulle 36.973 unità. Questo in sintesi lo scenario che emerge dai dati Movimprese elaborati dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara Ravenna sulla base dei dati prodotti da InfoCamere.
L’analisi del presidente Guberti
“Viviamo e lavoriamo in tempi non ordinari, in cui le prospettive economiche e sociali possono cambiare senza preavviso. Abbiamo attraversato quattro anni difficilissimi, dal Covid alla fiammata inflazionistica 2022-2023, dai cambiamenti climatici fino ai conflitti bellici. Eppure, le imprese ravennati hanno dimostrato grande capacità nell’affrontare situazioni straordinarie e imprevedibili, aumentando ancora, in questo difficile 2024, la loro quota di export. Un risultato impensabile, frutto di iniziativa, di innovazione, di intraprendenza, di capacità e di grande senso di dedizione”. Così Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, che ha aggiunto: “L’11 ottobre scorso, la Presidente del Consiglio dei Ministri ha istituito, su proposta della Regione Emilia Romagna, la Zona logistica semplificata, che permetterà alle imprese emiliano-romagnole - già insediate o di prossimo insediamento - di accedere alle semplificazioni amministrative e alle agevolazioni previste in relazione agli investimenti realizzati sul territorio, nonché al nuovo credito d’imposta. Un’opportunità da non perdere, non potremmo perdonarcelo”.