Ravenna, sì al Piano del porto e via libera alla rete lunga 10 km per dare energia alle navi da crociera

Ravenna
  • 10 dicembre 2024

RAVENNA. Dopo il Protocollo d’intesa siglato qualche giorno fa, Comune di Ravenna e Autorità di sistema portuale rafforzano la collaborazione con il Documento di pianificazione strategica e di sistema, il Dpss, che fissa le basi per il nuovo Piano del porto, approvato questo pomeriggio in consiglio comunale con 18 voti favorevoli e sei contrari, quelli della minoranza. Dall’assise arriva anche il via libera all’unanimità alla realizzazione della rete da 10,3 chilometri per alimentare con energia elettrica le navi crociera attraccate al terminal di Porto Corsini. Le aree portuali, spiega l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte, sono in gran parte private mentre quelle demaniali sono limitate alle banchine. Palazzo Merlato, prosegue, in Conferenza dei servizi ha presentato una serie di osservazioni, tutte accolte, per «sviluppare meglio e armonizzare le aree di interazione porto città» di Marina di Ravenna e di Porto Corsini. In precedenza, precisa la consigliera del Partito democratico Cinzia Valbonesi, le aree private erano sotto la pianificazione del Comune ma con la riforma normativa si sono spostate in mano all’Autorità di sistema portuale. La delimitazione delle aree tra ambiti portuali, retroportuali, con forte vocazione logistica, e di interazione porto-città, la cui pianificazione resta in mano al Comune, è un «risultato di estremo equilibrio che crea un punto di armonia rispetto a una visione concordata e sinergica tra Comune, Regione e Autorità nella crescita del nostro contesto portuale». Di certo, rimarca, nelle aree di interazione occorrerà prestare «attenzione a uno sviluppo armonico». L’amministrazione comunale, conclude Valbonesi, ha gestito nel «migliore dei modi» questa «rivoluzione» sulle competenze, mantenendo un governo «per quanto consente la legge».

Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna si vede bocciare l’emendamento, tenuto al voto nonostante la precisazione avuta dall’assessore, che rimarca come alcune aree di interazione non possano essere classificate come tali ma come retroportuali, a partire da quella del porto turistico di Marinara a Marina di Ravenna con i suoi 120 alloggi. Mentre Veronica Verlicchi della Pigna vota contro anche in base alla battaglia proprio su Marinara condotta nella precedente legislatura, quando fu respinta la sua richiesta di istituire una commissione d’indagine sul progetto.

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