Ravenna, sgominata la banda dei ladri di trattori: condannato il latitante per i furti da 800mila euro

Ravenna
  • 02 maggio 2025

Tra Ravenna, Bologna e Ferrara avevano messo a segno ben 13 colpi, per un valore di oltre 800mila euro. Una banda che rubava trattori, che riusciva a farli “sparire” nel giro di poco tempo e che aveva un collegamento diretto con la Romania. Tutti, o quasi, erano già stati fermati e solo uno, un 38enne, era riuscito a fuggire in patria. Ma lì è stato arrestato e rispedito in Italia dove è rimasto nel carcere dell’Arginone in attesa di Giudizio. Ieri mattina è comparso davanti al giudice Giovanni Solinas e con rito abbreviato è stato condannato a 4 anni e sei mesi. In più dovrà versare 5mila euro a 12 delle parti civili (2.500 per la tredicesima). Nei mesi scorsi altri tre imputati hanno patteggiato dai 3 anni ai 6 mesi ai 3 anni e 2 mesi. I carabinieri, tramite le indagini partite dopo l’arresto in flagranza di un suo complice, erano riusciti a collegare tra loro cinque uomini che, tra maggio 2022 e febbraio 2023, avevano messo a segno ben 13 colpi nei campi dell’Emilia-Romagna, soprattutto in provincia di Ferrara, ma con furti anche tra Bologna e Ravenna. Il valore totale della refurtiva accumulata in quasi un anno era arrivato ad ammontare a circa 800mila euro. I componenti della banda, prima di entrare nelle aziende agricole e rubarne i mezzi, effettuavano accurati sopralluoghi, per studiare la routine aziendale e pianificare con cura i colpi, in modo da portarli a termine nel minor tempo possibile (disattivando con strumenti appositi i gps di tracciamento), per poi darsi alla macchia e caricare i mezzi rubati su autoarticolati, che poi prendevano la via dell’Est Europa. I carabinieri erano riusciti a identificare il mezzo con cui venivano fatti gli appostamenti e da lì, grazie all’ausilio delle telecamere dislocate sul territorio, ricostruirne gli spostamenti. Dopo l’arresto che aveva fatto partire le indagini, seguito dal fermo di quest’estate dell’altro componente che era tornato dalla Romania per passare qualche giorno nel salernitano, gli altri tre membri della banda sono stati identificati nel loro paese d’origine grazie a un mandato di arresto europeo. Parrebbe che ora siano in attesa di estradizione. Ma le procedure potrebbero andare per le lunghe.

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