Ravenna, se chiude in due senza lavoro, il Tar dà ragione al centro scommesse

RAVENNA. Se chiudesse, sia il titolare che il suo dipendente rimarrebbero senza fonte di reddito, quindi il centro scommesse, per ora, non chiude. Il Tar dell’Emilia-Romagna ha dato ragione dunque a una sala di Ravenna che ha fatto ricorso contro il provvedimento del Comune di Ravenna dello scorso 10 luglio, che aveva ordinato la chiusura dell’attività per la sua vicinanza a luoghi sensibili. A riportare la notizia è Agipronews, spiegando che questa è la motivazione con cui il Tar dell’Emilia-Romagna, Sezione Prima, ha accolto la richiesta di sospensione urgente presentata dal titolare del per la raccolta di scommesse sportive nella città dei mosaici. Come evidenziato inoltre dal Tribunale, cita ancora Agipronews, il ricorrente «ha dichiarato e documentato di essersi attivato per la ricerca di una collocazione alternativa dell’esercizio commerciale», firmando un preliminare di acquisto per un immobile «nel quale sarebbe possibile installare anche un “corner” per la raccolta delle scommesse sportive». Per queste motivazioni, quindi, il Tar ha accolto il ricorso: il locale può rimanere aperto almeno fino alla discussione collegiale, fissata per il 4 settembre prossimo.