Sabato alle 16 a Ravenna, con partenza dalla zona stazione, è prevista una manifestazione del comitato “Remigrazione e riconquista”. Sono attesi in corteo anche Casapound, Veneto Fronte Skinhead e Rete dei Patrioti. I promotori invitano a promuovere la remigrazione, riportando “l’Italia e gli italiani al centro delle politiche di natalità e welfare attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare”.
Le reazioni in città non si stanno facendo attendere, a cominciare dall’Anpi: “È stata diffusa la notizia che il prossimo sabato 22 novembre 2025 i fascisti di Casapound, Veneto Fronte Skinhead e Rete dei Patrioti scenderanno in strada a Ravenna per lanciare la loro campagna razzista sulla “remigrazione”. Ovvero, detto in altre parole, sulla deportazione di migranti presunti illegali. Magari sperando che si ripetano nel nostro paese le tristi imprese della ICE nell’America di Trump, con tanto di agenti mascherati che strappano civili dalle loro case, bambini dalle madri, e li deportano in catene. Col sogno fascista di una pura “razza italiana”, di cui peraltro non c’è traccia nemmeno nel più scarso libro di scuola. Si vuole agitare lo spauracchio dell’immigrazione per ingannare la gente e tenerla mansueta verso derive illiberali. Cose contro le quali la coscienza democratica ha il dovere di opporsi con fermezza. L’ANPI chiede che vengano prese tutte le misure per contenere tale espressione che non è del “libero pensiero”, ma è propaganda di una condotta violenta e inumana. E che venga vietata e repressa qualsiasi esibizione di simboli e gesti fascisti. Il fatto che la manifestazione parta dalla stazione ferroviaria è significativo: là, il 24 gennaio del 1944 avvenne la più feroce “remigrazione” della storia della città: la deportazione di decine di ebrei verso i campi di sterminio ad opera dei nazisti e dei loro complici fascisti italiani”.