Ravenna, primo incontro tra sindaco e governo sull'energia

Ravenna

RAVENNA - Si aprirà presto un tavolo di trattativa per le compensazioni rivolte alle città che ospiteranno i rigassificatori: Piombino e Ravenna si siederanno ad unico summit o a due distinti, ma che che viaggeranno parallelamente. E’ uno dei punti condivisi, ieri, dal sindaco Michele De Pascale che ha incontrato a Roma il ministro dell’ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Il primo cittadino si è confrontato col responsabile del dicastero in qualità di presidente dell’Unione province italiane e ha richiesto al membro dell’Esecutivo «una gestione commissariale per il progetto Agnes uguale a quella che si è tenuta per il rigassificatore. Possiamo così autorizzare in 120 giorni anche eolico, fotovoltaico galleggiante e produzione di idrogeno verde».

Un incontro che il presidente dell’Upi commenta come «molto positivo» e sul quale De Pascale ha rilanciato al ministro la candidatura di Ravenna a capitale dell’energia, dipanata su cinque punti (uno in più rispetto ai quattro proposti in passato al predecessore di Pichetto Fratin, e oggi consulente del Governo, Roberto Cingolani). «Ho registrato interesse e ammirazione per il percorso intrapreso. Oltre alla condivisione sulla necessità di riprendere le attività estrattive. In Alto Adriatico si stima un potenziale di almeno 200 miliardi di metri cubi – dichiara De Pascale –, le decisioni annunciate dal Governo vanno nella direzione giusta ma gli attuali iter di autorizzazione non sono compatibili con risposte in tempi brevi. Possiamo velocizzarle e raddoppiare per 20 anni la produzione di gas in Italia. Se stiamo fermi, non rimarremo a poco più di 3 miliardi annui di estrazione dai nostri giacimenti, ma arriveremo a zero. Così, invece, nell’arco di un paio di anni possiamo arrivare a 7». C’è stato poi il dialogo su ristori e compensazioni relative al rigassificatore per cui «abbiamo condiviso con il ministro la parità di trattamento con Piombino».

Pichetto Fratin approfondirà la proposta di commissariamento per le autorizzazioni per le rinnovabili offshore: «C’è la consapevolezza che Agnes è un progetto unico al mondo – prosegue il sindaco –: non ne esistono altri che uniscano eolico, fotovoltaico a mare e produzione di idrogeno». Alla proposta della realizzazione di un sistema per captare la Co2 emessa dal settore “hard to abate” e iniettarla nei giacimenti di metano esausti, utilizzandola in processi di economia circolare, De Pascale ha aggiunto il progetto per l’area ex Sarom. Si parla di una piattaforma per la produzione di energia solare, cui si associa quella di idrogeno. Il progetto prevede la realizzazione di un campo fotovoltaico a terra realizzato su inseguitori monoassiali della potenza complessiva di 19.923 kWp. L’area oggetto del progetto è situata nell’ambito portuale, in un ex comparto industriale. Sul capitolo delle estrazioni, però, si solleva il Pd ferrarese. Dopo la consigliera regionale Marcella Zappaterra anche il suo collega Marco Fabbri chiede lumi, cofirmando un’interrogazione con la collega all’indirizzo di Bonaccini: «Giusto chiedere approfondimenti sul tema della subsidenza – commenta De Pascale –. Vanno fatti gli studi geologici, ma dalla trentennale esperienza ravennate sappiamo che oltre le 9 miglia non sussistono rischi in tal senso».

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