Ravenna, porto: un ottimo ottobre, ma il 2024 resta in territorio negativo rispetto al 2023

Un “ottimo” ottobre non basta al porto di Ravenna per portare in territorio positivo il volume dei traffici nei primi 10 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023. L’Autorità di sistema portuale pubblica i dati che registrano tra gennaio e ottobre circa 21,2 milioni di tonnellate movimentate, in calo dell’1,9%, con gli sbarchi a 18,3 milioni e gli imbarchi a 2,8 rispettivamente in calo del 2,3% e in crescita dello 0,9%. Cresce il numero di toccate delle navi, 2.142 e 28 in più rispetto al 2023.
E ottimo, appunto, ottobre con 2,3 milioni di tonnellate movimentate, in crescita del 21,5%. Mentre per novembre si stima un ulteriore aumento del 20,5% così da portare i dati “in linea” con lo scorso anno, per una movimentazione complessiva di quasi 23,4 milioni di tonnellate, in calo di circa lo 0,2%. Nello specifico delle merci nei primi 10 mesi, quelle secche, dunque rinfuse solide, merci varie e unitizzate, calano del 2,9%, e quelle unitizzate in container del 5,8% e quelle su rotabili del 2,4%. Crescono del 2,7% i prodotti liquidi, mentre cala del 3,7% il comparto agroalimentare. Giù soprattutto i cereali, di oltre il 18%, e gli oli animali e vegetali, del 2,7%. Bene le farine, in rialzo del 33,2%. Per i materiali da costruzione “decisa ripresa” del 3,1% da attribuire all’aumento di import delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo. In positivo anche i prodotti petroliferi dell’8%, i concimi del 2,9% e i prodotti chimici dell’1,3%. Per i prodotti metallurgici, invece, il calo è del 9,4%. I contenitori, con 167.852 Teus, registrano un calo dell’8,1%, con la merce, oltre 1,8 milioni di tonnellate, giù del 5,8%. In linea con il 2023 il numero di toccate delle navi portacontainer, 381.