Ravenna. Placenta non rimossa dopo il parto, paziente fa causa all’Ausl

Dimessa dall’ospedale dopo un parto cesareo in apparenza eseguito a regola d’arte, ha trascorso il successivo mese pensando che i frequenti dolori e le ricorrenti perdite facessero parte del normale decorso clinico. Quando infine si è decisa a sottoporsi a nuovi accertamenti ha scoperto a che cosa fosse dovuto quel malessere persistente: la placenta. Ne aveva ancora alcune porzioni, “scampate” alla rimozione che di norma viene effettuata dopo il parto, al punto da rendere necessario un nuovo ricovero.

E’ solo l’inizio di un’articolata trafila di interventi chirurgici ora al centro di una causa civile avviata da una donna di 38 anni nei confronti dell’Ausl Romagna. Il contenzioso ha portato il giudice Elena Orlandi a disporre una consulenza tecnica per valutare l’operato di numerosi sanitari di reparti e ospedali diversi.

Non uno. Sono due i nosocomi menzionati nell’atto di citazione; al suo interno i legali della donna, gli avvocati Deanna Bertazzoli e Francesco Barone, riepilogano l’intera vicenda.

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