Ravenna per la Palestina, Morrone: «Un happening da figli dei fiori»

RAVENNA. «Un happening da ‘figli dei fiori’ inscenato da soggetti nulla facenti che hanno tuttavia impedito o reso difficoltoso l’andata al lavoro o a scuola o a svolgere commissioni a lavoratori seri, a gente con impegni importanti, a studenti non lobotomizzati dalla propaganda di sinistra». Così il parlamentare della Lega, e segretario del Carroccio in Romagna, Jacopo Morrone, bolla la manifestazione di oggi a Ravenna in favore della Palestina, assieme al segretario comunale Luca Cacciatore. Gli scioperi sono «cose serie, dopo quello odierno la loro credibilità è in caduta verticale», aggiungono auspicando che ai dipendenti pubblici eventualmente aderenti sia effettuata la consueta trattenuta retributiva. «Comprendiamo- concludono Morrone e Cacciatore- gli ordini di scuderia lanciati dal cerchio magico ultra massimalista di Elly Schlein, ma bloccare container nel porto di Ravenna senza giustificazioni credibili e attendibili significa danneggiare, in generale, la movimentazione commerciale portuale e minare la credibilità stessa dell’amministrazione regionale emiliano-romagnola nei confronti di tutti i partner internazionali». Dunque, «non c’è alcuna ragione né etica, né morale nella decisione di Michele de Pascale di schierarsi contro uno Stato democratico occidentale, minacciato dai terroristi islamisti di Hamas, se non quella di una scelta di campo pregiudiziale e ideologica».