Ravenna. Ortazzo-Ortazzino riserva naturale, domani presidio a Roma

RAVENNA. Come annunciato a fine febbraio cittadini e associazioni ambientaliste saranno domani, giovedì 7 marzo, a Roma per la tutela dell’area naturale Ortazzo nel Comune di Ravenna. L’appuntamento è di fronte al ministero dell’Ambiente in viale Cristoforo Colombo dalle 10 alle 12. L’obiettivo, spiega Italia Nostra che aderisce all’inziativa di protesta assieme a Enpa, le Fai di Ravenna e Cervia, Oipa di Ravenna e L’Arca Ravenna, è “ottenere una risposta formale” all’istanza inviata lo scorso dicembre da un folto gruppo di associazioni per chiedere l’istituzione di una Riserva naturale dello Stato. In ossequio, chiosa l’associazione, “a quanto espresso dall’autorevole parere Ispra e alle chiare indicazioni dell’Europa per la conservazione e l’ampliamento delle aree protette”. L’istituzione di una Riserva, prosegue Italia Nostra, “porrebbe al sicuro l’intero comprensorio da qualsiasi uso improprio”, mentre a metà marzo, ricorda, “potrebbe concretizzarsi, al doppio del valore iniziale di circa 500.000 euro, il nuovo passaggio di mano tra imprenditori privati dopo l’inspiegabile mancato acquisto pubblico”. Un’operazione “sorprendentemente redditizia” in meno di un anno per terreni teoricamente inutilizzabili. Intanto, prosegue Italia Nostra, nessuna azione è stata intrapresa dal Parco del Delta del Po per il passaggio in area classificata B dell’area C, “quella più appetibile che sicuramente finirà in mano privata. E non ci vengono nemmeno trasmessi una qualche comunicazione della Regione al Parco o l’atto di indirizzo sottoscritto in tal senso in dicembre dall’intero Consiglio comunale” di Ravenna.
Al presidio al ministero sarà presente anche Giorgio Lazzari, che nel 1975, per conto del Wwf e insieme a Federnatura, firmò con Giancarlo Plazzi ed Eros Stinchi l’esposto che bloccò, grazie all’intervento del pretore Vincenzo Andreucci, “l’immane cementificazione dell’Ortazzo e la distruzione di foce Bevano per un porto turistico”.