Ravenna. Nuova collocazione per la barca di Teodorico

Ravenna
  • 18 dicembre 2024

La preziosa Barca di Teodorico, un reperto archeologico risalente all’epoca di Odoacre, sarà trasferita a Savarna, in un immobile privato affittato dal Comune di Ravenna.

L’imbarcazione, scoperta nel 1998 durante i lavori per il parco Teodorico, era stata conservata dal 1999 presso il laboratorio di restauro di Comacchio, dove aveva subito i primi interventi conservativi. Alla fine di ottobre 2023, era stata riportata a Ravenna, in un immobile temporaneo sublocato dal Comune tramite Azimut, in attesa del restauro definitivo a cura della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e della successiva esposizione al Museo Classis, finanziata anche dall’ex ministro della Cultura Dario Franceschini.

Le analisi diagnostiche svolte nell’ultimo anno hanno permesso di definire le condizioni necessarie per il completamento del restauro. La restituzione dell’immobile temporaneo è stata trasformata in un’opportunità per individuare una nuova sede idonea al reperto. Il Comune, in collaborazione con la Soprintendenza, ha avviato una ricerca di mercato per individuare un edificio adatto.

Tra le proposte ricevute, l’immobile privato di Savarna si è rivelato il più adatto, grazie ai suoi 120 metri quadrati di ampiezza e alle caratteristiche idonee a ospitare un bene così importante. Dopo un sopralluogo congiunto, è stato concordato un canone annuo di 6.600 euro, oltre a 600 euro per spese forfettarie relative a consumi e manutenzione dell’area esterna.

Il trasferimento della Barca di Teodorico è previsto nelle prossime settimane.

Storia del reperto

La Barca di Teodorico, un’imbarcazione di età tardo-antica risalente al periodo di Odoacre (435-495), fu scoperta con parte del carico ancora intatto. Dopo il ritrovamento, la Soprintendenza ai Beni archeologici dell’Emilia-Romagna ne dispose il trasferimento a Comacchio, dove fu protetta in un guscio di vetroresina e sottoposta a un processo di consolidamento con PEG, un polimero specifico per il trattamento dei legni archeologici bagnati.

Questo trasferimento rappresenta un ulteriore passo verso il restauro completo e la valorizzazione del reperto, simbolo della ricchezza storica e culturale del territorio.

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