Ravenna, niente nuova piscina al Villaggio San Giuseppe. Si farà un campo da calcio

La piscina al comparto Agraria, nella zona del Villaggio San Giuseppe, non si farà. Al suo posto verrà realizzato il campo da calcio nel quale si allenerà con ogni probabilità il Ravenna con le sue giovanili. I giallorossi al momento distribuiscono la loro attività sportiva su tre impianti: l’ex ippodromo, Fosso Ghiaia e Glorie di Bagnacavallo. A complicare le cose, il fatto che il primo di questi tre impianti verrà trasformato in un bike park, privandolo di un campo da calcio, e quindi verrà meno uno spazio utilizzato non solo dal Ravenna ma anche da altre società sportive.
In generale, come evidenziato da Stefano Savini, dirigente dell’Ufficio Sport del Comune, in una relazione indirizzata al collega Daniele Capitani dell’Urbanistica, in città i campi da calcio mancano. Ecco perché la Giunta nei giorni scorsi ha ufficializzato quanto era nell’aria da tempo: i 4 milioni che dovevano servire per una nuova piscina al villaggio San Giuseppe saranno destinati alla realizzazione di un centro sportivo calcistico per riempire queste carenze. Tale futuro impianto verrà gestito dalla società giallorossa, chiaramente, solo se questa parteciperà e vincerà il bando che seguirà la costruzione del complesso. Per dimensioni e ambizioni, però, è difficile che qualche altra società calcistica cittadina possa competere nel caso il Ravenna fosse interessato.
Il Comune ritiene che i lavori di ampliamento previsti alla piscina comunale Gambi dovrebbero bastare per soddisfare la richiesta di vasche in città. Per questo un altro impianto natatorio è oggi ritenuto superfluo rispetto a quanto previsto anni fa.
Viceversa la situazione degli impianti dedicati allo sport più giocato in Italia non è idilliaca: «C’è una carenza significativa di campi da calcio», scrive ancora Savini. L’ex Ippodromo «è sempre stato un punto di riferimento per le giovanili del Ravenna» e lo scorso anno ne ha usufruito anche l’Endas Monti dal momento che «l’unico campo che ha in concessione in via Tommaso Gulli non riesce a soddisfare tutte le richieste delle proprie squadre giovanili». In generale le società di calcio per ragazzi hanno visto i propri iscritti aumentare: l’Azzurra nel 2023 ne aveva 180, Compagnia dell’Albero e Ravenna oltre 200, Endas Monti circa 200. Inoltre «una realtà in crescita come il calcio femminile fatica a trovare spazi adeguati soprattutto a causa degli spogliatoi». Le difficoltà degli ultimi anni portano anche a strascichi giuridici: almeno in un paio di casi i bandi per le strutture sportive sono finite al Tar. Savini lo fa notare: «Si è riscontrato come siano sorte, probabilmente per il costante aumento di necessità da parte delle società sportive e la carenza di spazi dedicati, alcune contrapposizioni fra società calcististiche storiche del territorio».
Anche da queste considerazioni nasce l’atto con il quale nei giorni scorsi la giunta ha cambiato l’accordo con il soggetto attuatore del comparto Agraria. La costruzione della piscina era prevista come misura compensativa ma ora la richiesta del Comune è quella di dirottare quei fondi, 4 milioni di euro, per la costruzione di «strutture sportive finalizzate anche al gioco del calcio». In futuro, inoltre, nei patti tra pubblico e privato relativo alle opere di compensazione verrà introdotta una quota di flessibilità che permetta di valutare se gli accordi stipulati siano ancora attuali nel momento della realizzazione del progetto o se necessitino di variazioni. Come in questo caso.