Un massaggio in regalo in uno dei centri benessere fra i più noti della Riviera, all’interno di un hotel a pochi passi dal mare. Un pensierino da mille e una notte, che tuttavia si sarebbe trasformato in una giornata da dimenticare. O meglio sì, da raccontare, ma in una denuncia sporta un paio di giorni dopo. A detta di chi quel trattamento lo ricevette in omaggio un anno fa, durante la seduta il terapeuta si spinse oltre il dovuto, andando a palpeggiare parti intime in modo inequivocabile. E’ stato sufficiente per indagare il massaggiatore per violenza sessuale. Si tratta di un 40enne ravennate tutelato dall’avvocato Daniele Valentini del foro di Forlì. Ieri nei suoi confronti si è aperta l’udienza preliminare davanti al giudice Janos Barlotti, che ha rinviato il processo a inizio 2026 per una questione procedurale.
Stando a quanto contestato nel capo d’accusa formulato dalla Procura (ieri in udienza c’era il sostituto procuratore Francesco Coco) i fatti risalirebbero al 2024. La struttura è una tra le più conosciute della provincia, che offre sia servizi ricettivi, sia pacchetti da spendere nel centro benessere interno, aperto anche a clienti che non necessariamente soggiornano nell’hotel. E’ questo il caso della donna, residente nel Ravennate, che un anno fa ha deciso di sporgere querela. Aveva ricevuto il buono per un massaggio in regalo e si era presentata per la seduta. Giunta nel camerino, si sarebbe spogliata seguendo le indicazioni fornite, per poi stendersi nel lettino in attesa del massaggiatore. Durante la seduta, tuttavia, avrebbe subito toccamenti espliciti e non fraintendibili. Terminato il tempo del trattamento, se ne sarebbe andata, attendendo un paio di giorni prima di denunciare l’accaduto.
Parla invece di “percezione” la difesa. Da parte del massaggiatore non ci sarebbe stata cioè alcuna malizia, né alcuna volontà di abusare della cliente in un momento di particolare vulnerabilità. Ci sarà comunque tempo fino alla prossima udienza per decidere la linea difensiva e indicare la scelta processuale. Strada che non esclude nemmeno un risarcimento alla parte offesa, anche per il momento ha deciso di non costituirsi parte civile.