Ravenna. Mani al collo all’infermiere in ambulanza

Doveva essere un intervento come tanti. Il soccorso di una persona da portare all’ospedale, su richiesta dei carabinieri. Ma per un infermiere ravennate di 55 anni, l’intervento del 7 giugno 2024 rientra tra quelli che non si dimenticano molto facilmente, e che lui e i colleghi ormai devono mettere in conto: quel giorno, il paziente tentò di strangolarlo per poi colpirlo. A bordo, sulla barella, c’era un ragazzo all’epoca 28enne di origine somala, di cui non si hanno più tracce da quando, in quello stesso frangente, si buttò fuori dall’ambulanza in corsa. Concluse le indagini, nei confronti dello straniero il sostituto procuratore Stefano Stargiotti ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio, arrivando così ieri all’udienza preliminare. Ma essendo ancora irreperibile, il giudice per l’udienza preliminare Andrea Galanti ha rinviato il processo a ottobre disponendo ulteriori ricerche. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Filippo Milandri, deve rispondere di lesioni personali ai danni di un operatore sanitario, particolare fattispecie che prevede pene ancor più severe.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui