Ravenna, per l'inchiesta bookshop respinto ricorso di Novamusa

Ravenna

RAVENNA. Ricorso respinto. Che tradotto in cifre significa per l’esattezza 543.653 euro che restano congelati, corrispondenti ai beni societari e ai conti correnti di Novamusa srl e dei quattro indagati per lo scandalo sulla gestione di bookshop e biglietterie nei principali siti culturali della città. Lo ha deciso il tribunale di Ravenna, che si è pronunciato sulla richiesta presentata dal fondatore della società, Gaetano Mercadante, e dagli altri tre amministratori unici succedutisi nel tempo per sbloccare il sequestro preventivo vergato il 5 luglio scorso dal gip Janos Barlotti, costato anche all’arresto dell’imprenditore 58enne. Il ricorso, depositato dall’avvocato Francesca Li Vecchi, puntava sulla sentenza del tribunale del Riesame di Bologna, che nelle settimane precedenti aveva annullato la misura restrittiva nei confronti del patron, citando anche la sentenza di assoluzione per Mercadante al tribunale di Civitavecchia per uno scandalo simile a quello bizantino.

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