Ravenna, le società promuovono la nuova piscina

RAVENNA - Il progetto della piscina che verrà sembra piacere alle società sportive, alle quali nei giorni scorsi è stato presentato dall’amministrazione comunale, nel corso di un incontro dove sono state affrontate tempistiche e peculiarità della Gianni Gambi del futuro. «Questa volta – conferma Roberto Scozzoli della Libertas nuoto – il progetto è davvero molto vicino alle nostre esigenze. Credo si tratti di un ottimo compromesso, che possa dare lustro alla città di Ravenna e alla sua storia natatoria». La sensazione, scorrendo le venti pagine di presentazione elaborate dal Comune di Ravenna, è che quello messo ora in campo sia un’operazione per la ristrutturazione della piscina che guardi prima di tutto allo sport. Nel progetto stilato, non a caso, sembrerebbe esserci lo zampino della Federazione italiana nuoto, che già tre anni fa dimostrò la sua disponibilità con l’obiettivo di mettere in piedi una struttura che potesse avere un futuro da protagonista negli eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Da voci di corridoio, questa volta a Palazzo Merlato avrebbero raccolto quell’invito, chiedendo appunto un aiuto agli esperti della Fin. Il risultato? Il Pfte (Progetto di fattibilità tecnica ed economica) mostrato alle società sportive, dove sono messe in fila le fasi e le tempistiche del futuro in via Falconeri.

A vederla in modo positivo è anche Nicolò Napoli, presidente della Rinascita Nuoto, «perché finalmente – dice – finalmente qualcosa si muove. Sicuramente l’amministrazione si è dimostrata sensibile alle nostre esigenze. È da tanto che stiamo aspettando e finalmente le cose si stanno muovendo nella giusta direzione. Siamo contenti, perché l’obiettivo deve essere far diventare Ravenna un polo centrale del nuoto non solo a livello locale». La speranza, a questo punto, è che le società vengano coinvolte anche nei passi successivi dell’avanzamento lavori, in modo da poter dare alcuni suggerimenti per aiutare a migliorare ancora di più il progetto. «Le perplessità – spiega Luca Baroni della Uisp – sono sostanzialmente di ordine pratico e, per citarne una, riguardano ad esempio la possibilità di poter sfruttare la struttura nel periodo estivo, dato che nel progetto attuale non si potrebbe aprire come avviene oggi. Però in generale devo dire che siamo molto soddisfatti. Le perplessità che avevamo mostrato in passato sono state accettate». Tra queste anche quella di realizzare due accessi differenti, che permettono a chi vuole andare in piscina di potervi accedere direttamente senza passare da bar i contri benessere. Tra l’altro, le tariffe saranno divise in due, quelle di accesso alla piscina concordare con l’amministrazione, mentre per la parte benessere secondo i criteri di mercato. Il piano prevede la chiusura della conferenza dei servizi preliminare a marzo di quest’anno, con bando a giugno e affidamento lavori a settembre 2023. Termine ultimo per la fine: marzo 2026, così da rimanere all’interno dei parametri del Pnrr.

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