Ravenna, la spiaggia naturista di Lido di Dante tra rifiuti e legname

«Non c’è quasi più spazio per stendersi. Bisognerebbe portare via tutta questa legna». A dirlo, con altrettanti dialetti, sono molti dei turisti arrivati un po’ da tutta Italia per godersi il primo sole cocente della spiaggia naturista di Lido di Dante, chiamata Bassona. Che infatti è sempre stata piena durante la settimana che sta per concludersi, con un boom ferragostano inaspettato nella giornata del 1° maggio. Tuttavia a sovrastare molta di quella sabbia non erano solo i teli dei turisti bensì centinaia di residui di tronchi e canneto che le mareggiate delle settimane scorse hanno abbandonato a pochi metri dalla battigia.

Che è un po’ il problema che si presenta ogni anno ad inizio stagione, ma che ultimamente è diventato ancora più critico. E così a pagarne le conseguenze sono anche i fruitori di una delle più famose spiagge naturiste – quelle in cui si può prendere il sole senza costume, pur non essendo obbligatorio denudarsi –, talmente legata alla natura che all’uomo non è concesso intervenire. In quell’area infatti, proprio perché considerata riserva naturale di biodiversità, tutto ciò che di ecologicamente compatibile trasportano le acque non può essere rimosso.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui