Ravenna, la partita più bella dei ragazzi del Csm - Gallery
In campo per una partita solidale. Protagonisti 13 ragazzi seguiti dal Centro di Salute mentale, che grazie allo sport hanno affrontato insieme ombre, insicurezze e problemi, arrivando ieri alla fine di un percorso come una vera squadra, sfidandosi in un match a calcio con gli infermieri del Cral (circolo ricreativo aziendale dei lavoratori) dell’ospedale di Ravenna.
E’ il progetto nato grazie all’impulso di Porte Aperte, associazione di volontariato che unisce in particolar modo familiari di persone che soffrono di problemi mentali. In collaborazione con il Comune, lo scorso ottobre è partito il progetto “calcetto”. Una prima esperienza che si somma alla squadra di pallavolo già attiva, e che ha portato appunto 13 ragazzi “reclutati” dagli infermieri del Csm e dalla dottoressa Antonella Mastrocola, a seguire gli allenamenti settimanali del mister Alessandro Zauli. Ogni venerdì si sono trovati nel campo della Compagnia dell’Albero, accolti dal responsabile della polisportiva, Cristiano Minguzzi. «Sempre puntuali, anzi in anticipo agli allenamenti - racconta l’allenatore - le attività motorie avevano l’obiettivo principale di dare la loro autostima in un ambiente sereno dove prendessero consapevolezza delle loro qualità. Quest’esperienza - continua Zauli - ha arricchito anche me».
E’ Primarosa Melandri, referente di Porte Aperte, a descrivere con soddisfazione i risultati coronati con la partita di ieri. Zauli, racconta, «è riuscito a entrare in contatto con i ragazzi, è una grandissima soddisfazione vedere i risultati del lavoro che abbiamo svolto. Si è creato un clima di fiducia, allegro, divertente. Motivare queste persone è stata una gioia, e proprio ai ragazzi voglio dire che questa è la dimostrazione che sono in grado di mettere in campo le loro potenzialità, superando difetti e problemi». Un risultato al quale ieri ha assistito anche un nutrito pubblico di tifosi.