Ravenna, la nuova rotonda dedicata a Palatucci

Ravenna
  • 23 giugno 2025

RAVENNA. Questa mattina in viale Berlinguer nelle vicinanze della Questura di Ravenna, tra le vie P. Sighinolfi e L. Fontana si è svolta la cerimonia di intitolazione della nuova rotonda in ricordo del Questore Reggente di Fiume Giovanni Palatucci, deceduto il 10 febbraio 1945 nel campo di sterminio di Dachau. Negli scorsi mesi la Questura di Ravenna, al fine di rendere omaggio agli ideali di pace e giustizia che hanno contraddistinto la vita di Palatucci, ha donato un ulivo all’Amministrazione Comunale, che è stato piantumato al centro della rotonda e alla cui base, oggi, è stato collocato un cippo commemorativo, elevando cosi il valore simbolico di tale iniziativa.

Il Questore Lucio Pennella e il Vice Sindaco Eugenio Fusignani hanno scoperto la targa posta a ricordo di Palatucci alla presenza del Prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi, dei massimi rappresentanti delle Forze dell’Ordine e di Polizia provinciali, dell’Arcivescovo della diocesi di Ravenna-Cervia Lorenzo Ghizzoni, del Rabbino Capo della Comunità ebraica di Ferrara Rav Luciano Meir Caro, del Presidente del Consiglio Comunale Daniele Perini e della consigliere regionale Eleonora Proni.

Originario di Montella, in provincia di Avellino, nel 1909 Palatucci conseguì la laurea in giurisprudenza presso l’università di Torino e nel 1936, giurò come volontario Vice Commissario di Pubblica sicurezza. Trasferito alla Questura di Fiume nel 1937 quale responsabile dell’Ufficio Stranieri, successivamente divenne Commissario e Questore Reggente.

Nel corso della sua permanenza a Fiume Palatucci si prodigò per salvare numerosi ebrei dalle persecuzioni razziali.

Esempio di coraggio e altruismo venne arrestato dalla Gestapo il 13 settembre 1944 e condannato con l’accusa formale di cospirazione e intelligenza con il nemico.

Pochi giorni prima di essere deportato disse ai suoi collaboratori: «La Polizia significa vita, quella vita che serve ad aiutare il prossimo, la povera gente. Si spense nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio del 1945. Nel 1990 lo Yad Vashem, l’Ente nazionale per la memoria della Shoah dello stato di Israele, ha dichiarato Palatucci “Giusto tra le nazioni” e nel 1995 è stato

insignito della Medaglia d’oro al merito civile. Dal 2004 la Chiesa cattolica lo ha proclamato Servo di Dio, titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo di beatificazione.

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