Ravenna, la ciclopedonale di Marina Romea tarda ulteriormente e ora ci sono dieci pini da abbattere

Ravenna
  • 08 luglio 2024

Un’opera pubblica seguita passo dopo passo quella della ciclopedonale di Marina Romea, con un ciclo di ritardi che il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha documentato nel corso dei mesi. E ora, di fronte all’incertezza e ad un cronoprogramma nuovamente scaduto, il consigliere chiede al sindaco quale sorte avrà il lungomare di Marina Romea, ormai da mesi sconvolto dal cantiere, con i disagi dovuti al fatto che, intanto, è anche partita la stagione turistica. Una “giostra”, la definisce Ancisi, che “non può essere ulteriormente tollerata. L’ultimo giro concessole è terminato venerdì 5 luglio. Dopo la consegna dei lavori al Consorzio Stabile Terra scrl, effettuata nel lontano 29 settembre scorso perché terminassero il 25 gennaio 2024, il Comune dispose una loro interruzione tra il 15 dicembre e il 31 gennaio, dilatandone la fine al 14 marzo”. Ancisi aveva però scommesso che non si sarebbero conclusi prima di metà luglio e solo a patto che si accelerassero i lavori. In seguito il Comune ha disposto una ulteriore dilazione di 90 giorni fino al “14 giugno, quando un provvedimento del Comune ha prorogato di ulteriori 21 giorni, dal 13 giugno al 5 luglio, la fine dei lavori, essendosi reso necessario l’abbattimento di 10 pini pericolanti, autorizzato verbalmente dalla Forestale con un sopralluogo avvenuto appena il 7 giugno”. Ora, dopo questa ulteriore scadenza disattesa “il cantiere è però ancora a mezzo - rileva LpR - e i lavori proseguiranno probabilmente per altre tre settimane. Per ogni giorno di ritardo ingiustificato, dovrebbe comunque scattare una penale a carico dell’impresa. Ad oltre nove mesi dall’inizio del cantiere, che si sarebbe dovuto concludere entro quattro, il destino della pista resta tuttavia incerto. Da ciò deriva la richiesta di urgenti spiegazioni che rivolgiamo al sindaco”.

Nel frattempo Ancisi denuncia i “disagi e le situazioni di pericolo che si creano soprattutto nel collo di bottiglia tra viale delle Palme e via delle Valli dove la carreggiata si restringe oltremisura, ma anche altrove - sottolinea il decano dell’opposizione ravennate -. Gli operatori e i cittadini, residenti o domiciliati, di Marina Romea, vedono così compromessa la vivibilità e l’attrattiva della località, altrimenti pregevole”. In ogni caso il capogruppo della lista civica di opposizione rimarca “numerose manchevolezze” nell’evoluzione dei lavori: “Si lamenta infatti l’assenza della segnaletica che riservi posti auto alle persone invalide, a cui dunque viene leso il diritto costituzionale alla libertà di circolazione: la segnaletica orizzontale dev’essere dunque adeguata al più presto, introducendo gli stalli per disabili previsti dal progetto. Devono essere risolte diverse altre discrepanze tra l’esecuzione dei lavori e il capitolato d’appalto - evidenzia - : i lampioni non sostituiti, l’incompleta asfaltatura degli attraversamenti della pista ciclabile sulle carraie pinetali. Vanno potenziate la segnaletica e le opere di moderazione della velocità, dato che il tratto di strada in questione è stato ideato per una velocità di 30 km/h che nessuno rispetta, con tanto di sorpassi avventati: si suggerisce, banalmente, di rimpiazzare la linea di mezzeria discontinua, obsoleta per via delle nuove modalità di sosta, ma utile per rimarcare il divieto di sorpasso tuttora vigente”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui