Ravenna, l'infettivologo sospeso si è vaccinato e chiede il reintegro

Ravenna

RAVENNA - Anche l’infettivologo sospeso dall’Ausl alla luce dell’inchiesta sui finti vaccini anti Covid praticati dal dottor Mauro Passarini si sarebbe sottoposto a vaccinazione. La somministrazione sarebbe avvenuta sabato scorso e ora, tramite l’avvocato Francesco Minutillo, chiede che gli venga rilasciato il green pass, la revoca del provvedimento disciplinare, di essere reintegrato nel suo ruolo e il pagamento degli arretrati per il periodo di sospensione, riservandosi anche di valutare la richiesta danni per la comunicazione di sospensione inviata all’Ordine dei medici, comunicazione dal contenuto a suo avviso diffamatorio.


Nella diffida inviata all’Ausl Romagna, il legale del medico – il cui nome figura nell’elenco delle 84 persone alle quali la Procura ha sequestrato il certificato verde poiché rilasciato sulla base di immunizzazioni che sarebbero avvenute solo sulla carta – ripercorre la vicenda dal 29 ottobre, giorno in cui il suo assistito ha ricevuto il certificato di avvenuta vaccinazione. Documento poi annullato con tanto di sospensione, misura contro la quale il dottore ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame, impugnando anche il provvedimento disciplinare.
A raggiungerlo durante il turno di lavoro erano stati gli uomini della Squadra Mobile coordinati dal pm Angela Scorza. Alla notifica del sequestro aveva dovuto lasciare immediatamente il reparto di malattie infettive dell’ospedale.

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