Ravenna, l’ex sede della Banca d’Italia acquistata dal Gruppo Finservice per 3,7 milioni

Ravenna
  • 05 dicembre 2025

Il Gruppo Finservice si è aggiudicato per 3,7 milioni di euro Palazzo Vitelloni, storica sede della Banca d’Italia di Ravenna, che diventerà il nuovo presidio operativo del Gruppo lungo l’asse adriatico. L’operazione, finalizzata tramite la controllata Gencos S.p.A., porta nel patrimonio del Gruppo un edificio storico di circa 5.000 metri quadrati, nel cuore del centro cittadino. Con questo investimento, il Gruppo – che conta oltre 800 collaboratori al servizio di 28.000 imprese clienti in tutta Italia – completa l’infrastruttura operativa di una strategia di sviluppo avviata nel novembre 2024 con l’acquisizione di Customer Experience Italia S.p.A., realtà specializzata nei servizi per la gestione della relazione con il cliente, radicata lungo l’asse adriatico.

“La nostra è una scelta che unisce visione industriale e politica di patrimonializzazione – spiega Guido Rovesta, Presidente di Gruppo Finservice S.p.A. –. L’acquisizione di Customer Experience Italia S.p.A ha rafforzato la nostra offerta e consolidato la presenza nel quadrante nord-orientale della Penisola. Ora, con Palazzo Vitelloni, diamo una sede di prestigio a questo percorso di crescita. Mentre il quartier generale resta saldamente a Mantova, cuore direzionale della holding, Ravenna diventerà il nostro presidio operativo di riferimento lungo l’asse adriatico. È il nostro modo di fare impresa: unire la solidità degli asset immobiliari alla dinamicità dei servizi, contribuendo allo stesso tempo alla rigenerazione del centro storico.”

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L’operazione segue un modello di investimento immobiliare già realizzato a Mantova, dove nel 2016 Finservice ha acquisito e restaurato l’ex sede cittadina della Banca d’Italia – un edificio novecentesco nel cuore della città – trasformandola nell’attuale quartier generale del Gruppo. Anche a Ravenna, come nel caso mantovano, l’immobile è sottoposto a tutela per il suo valore storico e architettonico: la porzione più antica, risalente al 1790, fu costruita su un nucleo seicentesco appartenuto alla famiglia Ginanni-Maroncelli. In seguito, passò ai Vitelloni, ai Guiccioli e ai Rasponi, fino alla cessione alla Banca d’Italia nel 1868.

“Restituire centralità a un edificio che per un secolo ha rappresentato la finanza istituzionale significa raccogliere un’eredità di prestigio e proiettarla nel futuro - aggiunge Rovesta - c’è un filo che unisce Mantova e Ravenna, le città di Virgilio e di Dante: entrambe ci ricordano che le grandi imprese si costruiscono con visione e radicamento. Questa operazione è il nostro modo di onorare quei valori, un atto di fiducia verso una città dinamica e ricca di eccellenze. Il nostro obiettivo è avviare presto un dialogo con le istituzioni locali per definire il miglior progetto di recupero: questo palazzo deve tornare a essere un luogo vivo, un presidio fisico a supporto dell’economia reale e un motore per la crescita del centro storico”.

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