Ravenna, l'allarme dell'Enpa: "La gente adotta un cane e poi lo riporta indietro"

Ravenna

«L’estate di quest’anno per i cani può annoverarsi tra le peggiori circa le rinunce di proprietà. Il canile municipale è saturo, mentre la lista d’attesa per gli ingressi è alquanto lunga». Con questa sorta di grido d’allarme, lanciato sui social, la sezione ravennate dell’Enpa pone l’attenzione su una situazione che sta diventando molto complicata per i cosiddetti amici a quattro zampe. L’ente nazionale protezioni animali punta il dito contro chi in particolare si tira indietro dopo aver compiuto un primo passo, che dovrebbe essere tutt’altro che superficiale, verso l’adozione di un cane. «Ad aggravare il problema – riprende l’Enpa – è il fatto che stiamo parlando, per buona parte, di rinunce riguardanti esemplari di grande stazza come gli per esempio pitbull, amstaff e corsi. Chi, a cuor leggero, ha deciso a suo tempo di accogliere nella propria abitazione un cane di grossa taglia, adesso con l’arrivo dell’estate non può pretendere di “disfarsene”».

Il canile di Ravenna, continuano i rappresentanti dell’ente, «è attualmente al limite della capienza e a peggiorare questa situazione concorre la logistica della struttura, all’interno della quale la presenza di cani problematici o di grossa taglia fa sì che invece di posizionare due o tre soggetti in un box, se ne deve utilizzare uno per ciascun animale. Ma i box non sono infiniti. Tutto ciò comporta una penalizzazione per gli ospiti del canile, che potranno usufruire di tempi più limitati per lo sgambamento, e un aggravio di lavoro per i dipendenti e volontari».

Ma l’allarme non termina qui. «Si sta verificando un’altra situazione complicata, che però coinvolge anche i cani di piccola taglia, ovvero quelli da sempre molto ricercati. Succede che delle persone, con le idee poco chiare, si improvvisino allevatori e, sperando in un facile guadagno, ne favoriscano la riproduzione. Inviamo pertanto una raccomandazione a quanti vogliano adottare un cane: prima di farlo siate ben consapevoli che un cane è per tutta la vita e quindi occorre essere ben preparati e coscienti. Fallire nell’adozione costituisce un fatto grave che immancabilmente si ripercuote sul cane – termina l’Enpa – il quale attraverso varie vicissitudini ne pagherà le conseguenze negative».

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