Ravenna, l'Acmar rinasce: 55 assunzioni e nuova sede

RAVENNA- Dopo lo spettro del fallimento e il difficile passaggio verso il concordato preventivo l’Acmar - in concordato preventivo dal 2016 - non solo torna a vedere la luce, ma riprende anche ad assumere guardando con fiducia al futuro. Un passo importante sancito con un ulteriore atto dal forte impatto simbolico: l’apertura della nuova sede che la storica cooperativa ravennate del settore delle costruzioni, nata nel 1951 e aderente all’Agci, ha inaugurato venerdì sera.
I nuovi uffici, lasciati quelli “storici” di via Girolamo Rossi, sono in via Villa Glori 4, una traversa raggiungibile da via Faentina logisticamente in linea con le esigenze aziendali. «Oggi possiamo concretamente parlare di ripartenza. Contiamo di chiudere il concordato per l’autunno - ha detto il presidente Sebastiano Cusumano - Nel corso del 2022 abbiamo assunto 55 persone e questo ci riempie d’orgoglio perché ribadisce il nostro attaccamento al territorio e al suo sviluppo».
«Dopo gli anni difficili caratterizzati dalla pandemia – ha aggiunto il direttore generale Diego Caiconti – chiudiamo il bilancio 2022 in positivo e questo è stato possibile grazie all’impegno di tutto il nostro personale».
Il portafoglio ordini per il 2023 è pressoché saturo e raggiunge l’importo di 35 milioni di euro. Tra le principali commesse il rinnovo del contratto di manutenzione dei terminal portuali Sapir, Tcr e Terminal Nord; i lavori di ristrutturazione per Invitalia Torino e la rigenerazione urbana della stazione ferroviaria di Faenza.
«Dopo gli anni difficili, con una crisi che ha coinvolto tutto il settore delle costruzioni – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici, Federica Del Conte – inaugurare questa nuova sede è come una rinascita per Acmar e non possiamo che esserne tutti felici. Parliamo di una cooperativa storica per Ravenna e saperla rilanciata è positivo anche pensando ai tanti lavori pubblici che abbiamo davanti con i fondi del Pnnr e a quelli che stanno arrivando da altre fonti nazionali ed europee».
Per il vice sindaco Eugenio Fusignani «la ripartenza di Acmar simboleggia lo sviluppo di Ravenna e per questo motivo rappresenta un’importante notizia per tutti. La circostanza che questa sede venga inaugurata nei giorni in cui, 37 anni fa, venne assassinato dalle Brigate Rosse il sindaco di Firenze ma anche presidente nazionale dell’Agci, Lando Conti, aggiunge un significato ancora maggiore alla cerimonia».
«Acmar ha acquisito una professionalità indiscussa nel settore dei lavori portuali – aggiunge il presidente del Tcr, Giannantonio Mingozzi – e questo grazie ai suoi vertici e a personale altamente qualificato. La città sa di poter contare su quest’azienda».
Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti il presidente dell’Agci Ravenna-Ferrara, Alessandro Brunelli, dirigenti della cooperativa e rappresentanti di consorzi del settore.