Ravenna, impresa di pulizie con 300 lavoratori irregolari: multe per 150mila euro

Scoperti 300 lavoratori irregolari, con annessa evasione contributiva e abuso di contratti atipici. Sono gli esiti di articolate indagini disposte dal personale in forza all’Ispettorato del Lavoro di Ravenna in collaborazione con l’INPS e l’INAIL di Ravenna e che hanno interessato 300 lavoratori occupati da una impresa di pulizie, dal 2021 al 2023 nel comune di Ravenna. Nel dettaglio, gli accertamenti ispettivi hanno riguardato alcuni appalti di servizi di pulizie, dove l’impresa appaltatrice, mediante un eccesso di contratti atipici, pagava gli operai con retribuzioni inferiori al Contratto Collettivo Nazionale di categoria. Il meccanismo messo in atto dai titolari dell’impresa ispezionata, consisteva nel registrare nelle buste paghe meno ore rispetto a quelle effettivamente lavorate; inoltre gli ispettori, da approfondimenti, hanno anche scoperto che venivano pagate ai lavoratori finte indennità di trasferta esenti da contribuzione, che nei fatti mascheravano ore di straordinario senza il versamento dei contributi. Nel corso degli accertamenti, gli ispettori hanno anche scoperto che i contratti a tempo determinato superavano i limiti massimi consentiti dalla Legge, mentre i contratti a chiamata non erano stati redatti a norma di Legge. Il sistema, in frode alle norme di Legge, consentiva ai titolari dell’impresa in appalto, di abbattere gli oneri contributivi e di offrire, così, tariffe più basse viziando la libera concorrenza. Al termine delle complesse verifiche è stata accertata un’evasione contributiva pari a 50mila euro e sono state comminate sanzioni pari a 150 mila euro.