Ravenna, il sindaco sull’emergenza sicurezza: “Forte apprensione per quanto sta accadendo”

Il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, ha commentato con preoccupazione l’aumento degli episodi criminosi registrati in città negli ultimi giorni, definendoli motivo di «forte apprensione» e spiegando che la situazione è stata segnalata con urgenza a Prefettura e Questura. «Quanto accaduto ci preoccupa fortemente, lo abbiamo evidenziato alle autorità, e siamo vicini e partecipi dell’apprensione di tanti cittadini e cittadine di Ravenna», ha detto.
Barattoni ha sottolineato che non si tratta di un problema isolato: «Non saranno le dichiarazioni propagandistiche a modificare l’evolversi degli eventi», ha avvertito, ricordando come la questione della sicurezza urbana coinvolga numerose altre città italiane. A suo avviso, solo una «piena e coordinata collaborazione tra livelli istituzionali» può rendere efficace la risposta al fenomeno.
Il Comune, ha spiegato, sta collaborando con le Forze dell’Ordine per rafforzare i controlli, in particolare in aree delicate come quella della stazione. A livello locale, è stato potenziato l’organico della Polizia Locale con 14 assunzioni stagionali, in servizio anche oltre il periodo estivo, e in autunno è previsto un concorso per sei nuovi agenti, che si aggiungeranno ai due già assunti a giugno. Ma l’intervento, secondo il sindaco, non può limitarsi alla presenza sul territorio. Serve un’azione più ampia e strutturale, anche sul fronte educativo e sociale. «Non si deve sottovalutare un fenomeno, quello della violenza giovanile, che purtroppo sta investendo diversi territori», ha detto, riferendo che proprio su questo tema i rappresentanti dei Comuni hanno chiesto un confronto con il ministro dell’Interno Piantedosi. Durante quell’incontro è stata avanzata anche la richiesta di modificare la legge Cartabia, nella parte in cui richiede la denuncia da parte della vittima per procedere nei confronti di chi commette un furto. Barattoni ha segnalato inoltre come molti autori di reati risultino già noti per episodi simili, spesso finiti senza conseguenze concrete: «Non possiamo non evidenziare che spesso chi è coinvolto in fatti di cronaca è stato più volte sottoposto a provvedimenti risoltisi nel nulla».
Pur rivendicando l’impegno della città nel presidiare il territorio, il sindaco ha insistito sulla necessità di interventi a lungo termine, per contrastare le radici profonde del disagio: «Il tema della vivibilità e della socialità di una città dipende anche da come si pensano e si animano gli spazi, le vie e le piazze». Ha infine ricordato che molti dei problemi di sicurezza hanno anche una dimensione sociale ed educativa, che coinvolge anche la gestione dei minori stranieri non accompagnati. «Questo non è il momento di farsi prendere dall’odio o cedere all’illusione di soluzioni facili», ha concluso Barattoni, facendo appello a un «approccio costruttivo e condiviso» e alla capacità della comunità ravennate di restare umana e aperta anche nei momenti difficili.