Ravenna, il primario: "Ricoveri cresceranno, serve responsabilità"

RAVENNA - I ricoveri in terapia intensiva negli ospedali della provincia di Ravenna di pazienti positivi al Covid aumentano di tre unità e passano da due a cinque. Per quanto riguarda il solo ospedale ravennate, al Santa Maria delle Croci non c’è stata variazione. A confermarlo è il primario, il dottor Maurizio Fusari: «Restano due i pazienti in reparto, mentre qualche movimento c’è stato nel weekend nelle le semi intensive». La situazione nel Ravennate, per quanto riguarda i ricoveri, resta sotto controllo: «Al momento nonostante l’aumento dei contagi – riprende Fusari – non si è vista una crescita preoccupante degli accessi. Confermo che chi entra in terapia intensiva è, quasi sempre, non vaccinato».


Il medico passa poi ad analizzare l’andamento generale dei contagi: «Si tratta di una crescita strana, non netta. Probabilmente molto è dettato dai comportamenti individuali che in questa fase fanno veramente la differenza. Devo dire che ho notato una certa attenzione nei locali pubblici: ovunque sono andato mi hanno chiesto l’esibizione del green pass».
Difficile fare previsioni sul futuro, molto dipenderà da come ci si muoverà nelle prossime settimane anche a livello di decisioni governative. Tuttavia «probabilmente se i contagi aumenteranno ci sarà anche una maggiore richiesta di posti in terapia intensiva», spiega il primario.


All’orizzonte ci sono poi le temute vacanze di Natale, occasione di assembramenti prima nei negozi e poi nei cenoni. «Abbiamo un mese per prepararci – riprende Fusari –. Piuttosto che ammassarci all’ultimo giorno al centro commerciale cominciamo a pensare ai regali già da questo momento. Saranno contenti i commercianti e salvaguarderemo la salute. Come arriveremo alle vacanze natalizie dipenderà anche da questi accorgimenti individuali. Quello di fare uno shopping “responsabile” da questo punto di vista può essere un consiglio da dare oltre a quelli più canonici come la raccomandazione di utilizzare sempre la mascherina, stare distanziati e igienizzarsi le mani».

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