«Sono sereno, sorrido. È il classico tentativo di qualcuno in cerca di soldi sapendo che ho popolarità». Così Mirko De Carli, portavoce nazionale del Popolo della Famiglia e candidato alle ultime amministrative a Ravenna, replica alla citazione a giudizio per truffa che lo vede imputato per presunti compensi non dovuti incassati da due esercenti. L’inchiesta, condotta dalla Procura di Ravenna, contesta all’esponente politico anche l’esercizio abusivo della professione di intermediario assicurativo.
Ma De Carli respinge ogni accusa e rovescia la prospettiva: «Si tratta di un ex esercente e di un’altra persona che hanno alle spalle percorsi fallimentari. Nell’ultimo anno e mezzo sono stato più esposto mediaticamente per via del mio ruolo: è facile sputare addosso a un politico che è apparso in tv e in radio».