Ravenna, il clima impazzisce e il Comune rivede il piano urbanistico

Il 2024 sarà l’anno del piano urbanistico regionale, il Pug tornerà in consiglio comunale in parte per le osservazioni e per l’approvazione finale. Dopo lo stop all’iter amministrativo avvenuto all’inizio dell’anno, l’alluvione e il fortunale hanno imposto un’ulteriore riflessione sugli effetti del cambiamento climatico sul territorio e sulla frequenza degli eventi avversi. Per certo il piano approvato realizzerà il principio cardine del consumo di suolo 0, andando a intervenire sul tessuto urbanizzato, senza altre previsioni di espansione, mentre i nuovi insediamenti in via di realizzazione rispondono ancora agli strumenti vigenti. Il risultato che si intende perseguire, spiega l’assessora all’urbanistica Federica Del Conte, è quello di arrivare a «uno strumento da usare con semplicità, deve essere un aiuto per la città di domani. Sappiamo che il Pug non può avere varianti, quando gli obiettivi previsti non saranno più attuali andrà rifatto. Lavoriamo sulla qualità dello strumento dalla forte impronta partecipativa, condiviso con i cittadini, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, gli stakeholder». Una volta rielaborato, il piano tornerà in consiglio comunale e solo le parti modificate saranno soggette a osservazioni. Dopo l’adozione il piano verrà esaminato dal comitato urbanistico di area vasta prima della definitiva approvazione.
La revisione
L’attività di revisione prevede l’aggiornamento del quadro conoscitivo attualmente riferito al 2018 e ormai non aderente alla situazione attuale, segnata da eventi climatici estremi sempre più frequenti. È indispensabile adeguare il documento rispetto agli eventi degli ultimi due anni in termini economici, naturali e ambientali, e in riferimento alle numerose osservazioni, oltre 400 arrivate sulla prima stesura. Verrà poi redatto il documento di valutazione della sostenibilità ambientale e territoriale, Valsat, che assume il ruolo di centro ordinatore del Piano per valutare le strategie migliori. Nelle intenzioni il Pug va verso una generale semplificazione di lettura, e oltre al consumo di suolo zero, vuole favorire la costante rigenerazione urbana, la restituzione di suolo mediante la diminuzione della impermeabilizzazione del territorio. E ancora favorire la riduzione delle isole di calore, la riqualificazione energetica, ambientale e sismica degli edifici pubblici e privati (anche prevedendo, ove necessario, interventi di demolizione e ricostruzione. Ci sarà inoltre una revisione delle premialità per favorire il processo di riuso del patrimonio edilizio esistente.