Ravenna, il candidato sindaco Barattoni: “Porto, demografia e clima nell’agenda della città del futuro”

“Parto come primo, al momento sono l’unico candidato, e più confronto e dialogo prima e rapporto di fiducia a seguire si instaurano lontano dalle elezioni e meglio é”. Il centrosinistra e il Partito democratico giocano d’anticipo a Ravenna sulla scelta del possibile successore al sindaco Michele de Pascale, che ha scelto di interrompere in anticipo il secondo mandato per correre per la presidenza della Regione. E sabato scorso l’assemblea comunale dem ha ufficializzato come candidato il segretario provinciale Alessandro Barattoni. Che, come tale, questa mattina incontra la stampa con a fianco la presidente dell’assemblea comunale, e assessore all’Urbanistica Federica Del Conte. “Fin da subito ho iniziato con le telefonate e gli incontri con gli assessori della giunta, gli alleati e le associazioni per un confronto sui prossimi mesi e sulla Ravenna del futuro”, impostando l’azione a partire da due dinamiche in corso, quella demografica e quella dei cambiamenti climatici. Per “un programma che valorizzi quanto impostato con una prospettiva decennale e sfide di ampio respiro”, sottolinea Barattoni. Tra le priorità c’è sicuramente il porto, dove si apre per fine anno la partita del nuovo presidente dell’Autorità, oltre allo sviluppo della logistica. C’è poi la necessità di agire sui nuovi bisogni sociosanitari, casa compresa. Insomma, “serve visione politica sui cambiamenti in atto”. Perchè se fin qui “il lavoro fatto è positivo noi non ci accontentiamo e puntiamo a ripensare alcune sfide”.
D’altronde, prosegue Barattoni, rispetto alle elezioni del 2021 la situazione politica, geopolitica ed economica è diversa. Fino alle Regionali di novembre, specifica, “daremo il nostro contributo” per la vittoria di de Pascale. Le direzioni provinciali del Pd sono convocate tra il 20 e il 30 settembre e nelle prossime settimane scatterà l’istruttoria per i candidati al consiglio regionale. Chiusa la tornata, da lì alla primavera scatterà il percorso per la città del futuro. Da 41 anni, replica Barattoni a chi sostiene sia poco conosciuto in città, “mi sveglio nel Comune di Ravenna, ho mondi e territori dove sono più noto anche se non pretendo di esserlo dappertutto. Ma non ho mai girato con lo scafandro”, ci scherza su per poi puntare il dito contro il centrodestra: è “molto occupato dal casting e a parlare di me, ma parla poco di cosa potrebbe fare per Ravenna. O a Roma non li ascoltano o non hanno idee per la città”.
Non prendono posizione, continua il candidato del centrosinistra, nè sull’inflazione nè sul salario minimo, “non parlano di certe sfide”, di sbarchi al porto, di beni mobili per l’alluvione. Tra l’altro, chiosa Barattoni, il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci “non si è mai fatto vedere nell’ultimo anno”, e “sembra si augurino che le opere per la citta vadano male”. Da qui l’invito a “provare a sollecitare i rappresentanti nazionali su una serie di risposte, a usare le leve politiche per il bene di Ravenna”. Con gli alleati del campo largo, conclude, dialogo e porte sono “aperte”, ma non per “un’operazione politica”, bensì per il bene della città. “E in tanti sono già disponibili a dare qualcosa in più”, conclude.