Ravenna, i limiti per i monopattini: "Massimo 20 chilometri orari"

RAVENNA - Ci potrà essere un solo operatore autorizzato al noleggio di monopattini e non potrà mettere sul territorio comunale, almeno per il momento, più di 550 mezzi. Il Comune fissa le regole per la flotta di monopattini elettrici anche se non si vede traccia, per il momento, dell’obbligo di casco che in passato era stato ventilato da alcuni membri della giunta comunale.
Palazzo Merlato tira anche le somme di questi primi anni di esperienza, parlando di un servizio «apprezzato ed utilizzato» a cui il nuovo progetto, che ha un orizzonte temporale di due anni, vuole dare continuità. «Nel primo mese di utilizzo, nell’agosto 2020, si sono registrati al servizio oltre 3mila utenti con un numero di utilizzi effettuati che complessivamente ammontavano a oltre 19mila». Numeri che sono stati confermati anche l’estate scorsa. In totale, da agosto 2020 a dicembre 2021, sono stati coperti 485mila chilometri, potenzialmente corrispondenti a 859 tonnellate di Co2 risparmiate.
Ci sono però altre questioni legati alla sicurezza e al decoro della città. Il Comune intende confermare quasi interamente lo scenario costruito per la prima fase sperimentale, con un divieto di transito negli spazi urbani più sensibili e nelle vie più trafficate che siano sprovviste di piste ciclabili. Si pensa poi a una zona con stalli di sosta dedicati diffusi e una velocità dei mezzi di 20 chilometri all’ora. Limite che si abbassa a 6 chilometri orari nelle zone pedonali.
La parte più importante riguarda però il numero di monopattini che possono essere dislocati sul territorio: «Il corretto dimensionamento della flotta – scrive il Comune – da inserire nel territorio comunale e del numero di gestori privati da autorizzare è fondamentale per garantire un servizio ordinato, non invasivo, efficace e controllabile». C’è poi da tenere in considerazione anche la sostenibilità economica del progetto per il privato. Vista la situazione attuale e i dati raccolti, si fissa così in 550 i monopattini che possono essere dislocati sul territorio (centro città e lidi) in estate. Numero che si abbassa a 350 negli altri mesi ma che in futuro – nel caso il servizio diventasse più richiesto – potrebbe arrivare anche a 700. Palazzo Merlato decide anche di concedere ad un solo gestore la possibilità di svolgere il servizio – e d’altra parte finora in città è stato operativo soltanto Helbiz – considerandolo la condizione ideale sia per gli interessi dell’Amministrazione sia per quelli del privato. Tra le attività previste anche quello di organizzare corsi nelle scuole per educare alla sicurezza stradale.