Ravenna, i daini saranno destinati alla macellazione

Ravenna

RAVENNA - L’obiettivo è quello di prelevare 300 esemplari l’anno nel prossimo triennio; in questo modo la presenza dei daini nella Pineta di Classe e in quella di Volano dovrebbe, se non azzerarsi, ridursi notevolmente, scendendo a circa 250 animali rispetto ai 1.150 stimati finora. La cattura, secondo quanto previsto da un’indagine di mercato pubblicata dal Parco del Delta del Po, che ha fissato alla metà di settembre il termine per gli interessati a presentare la propria candidatura per affidare la concessione del servizio di “delocalizzazione” degli ungulati, non avverrà in modo cruento. Saranno prelevati e trasferiti. Niente doppiette in azione quindi come molti temevano. Eppure per buona parte dei capi il finale non sarà migliore. Potranno infatti essere venduti, cosa che ha innescato reazioni ancor più roventi da parte delle associazioni animaliste. Così, dopo la mobilitazione di martedì all’Arena del Sole di Lido Classe, i volontari continuano la raccolta firme contro la delibera regionale che prevede l’eradicazione dei daini in pianura: «I moduli – spiegano – sono a disposizione anche al ristorante Amaranto in via Mura di San Vitale 10, al forno pasticceria Antico Porto in via Romea sud 51, al negozio La Birba in via Meucci 5 e all’enoteca Baldovino in via Tombesi dall'Ova 9 a Ravenna».

Come si legge nel bando, per il Parco del Delta il servizio sarà a costo zero; per la cattura, che dovrebbe scattare il 15 ottobre, non è previsto alcun compenso. Ma nel documento pubblicato si fa riferimento al possibile ritorno economico indiretto; nell’oggetto della concessione viene infatti indicato il valore della carne, «che varia tra i 4 euro al kg per i maschi (dal peso medio di 25 kg) e i 4,30 euro al kg per femmine e capi giovani (una ventina di kg circa)». Il calcolo stima il valore della concessione in 83.700 euro. Il mandato esplorativo stima la decorrenza delle attività dal 15 ottobre; la concessione avrà una durata di tre anni con opzione per un eventuale rinnovo. L’ente ha già raggiunto un accordo di massima con i proprietari dei terreni regolarmente frequentati dai daini per la gestione delle strutture finalizzate alla cattura.

Sarebbero 700 i daini presenti nella zona della Pineta di Classe e 450 quelli nell’area di Volano. Numeri – frutto della stima della popolazione in base alla riproduzione e dei dati legati a osservazioni dirette e fototrappole – che emergono dall’indagine di mercato per l’affidamento da parte del Parco del Delta del Po della concessione per la cattura degli ungulati dai territori di pianura. I due nuclei, viene spiegato, si sono sviluppati in seguito alle fughe dalla cattività di alcuni esemplari 20 anni fa, ma oltre a Classe e alla Pineta di Volano «la specie si sta diffondendo anche nell’area delle bonifiche di Valle Pega, della Valle del Mezzano e nella Valle Standiana».

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