Non si è spenta l’eco della protesta all’Istituto comprensivo Damiano che si accende quella della scuola primaria Mordani con genitori e docenti pronti a mobilitarsi. Come era prevedibile l’annuncio del salvataggio dell’Istituto comprensivo Damiano (grazie anche allo spostamento dal 2027 della scuola media di via Ghiselli nell’edificio della scuola elementare Mordani, a sua volta trasferita alla Guido Novello di piazza Caduti della Libertà) ha creato scompiglio tanto che giovedì i sindacati incontreranno in assemblea i lavoratori coinvolti.
Nel caso del Mordani, che quest’anno non conta classi prime, lo spostamento non porterà danni diretti all’organico, come era prevedibile nell’eventualità della cancellazione dell’Ic Damiano, ma in ogni caso lo sconcerto è tanto soprattutto per le modalità con cui è stata comunicata la decisione presa. Alle finestre della scuola è stata appesa una serie di grembiuli e un’insegnante ha scritto un post parlando di bambini fantasma e della volontà di non arrendersi.
Da parte sua Enrico Cirelli, archeologo, docente universitario, con un figlio alla Guido Novello dopo aver frequentato il Mordani e una figlia che l’anno prossimo farà la prima elementare, ha commentato la decisione sui social, parlando di una scelta tragica. «Un’incredibile mistura di incompetenza, false promesse pre-elettorali fatte dall’amministrazione precedente ai genitori preoccupati e di grande disagio verso le lavoratrici e i lavoratori di tutti e tre gli edifici scolastici coinvolti in un assurdo gioco delle tre carte. Siamo pronti a ogni azione necessaria per impedire questa mostruosità compiuta contro ogni logica e contro il buonsenso. Aspettavamo l’open day per iscrivere al Mordani i nostri figli. Sono riusciti a scontentare tutti, alla Novello non c’è spazio ed è una scuola senza cortile». Una decisione quella sul Mordani che secondo il docente universitario «va contro la storia dell’edificio e della città. Mi ha telefonato un’insegnante in lacrime. Ci devono spiegare cosa stanno facendo».
È di lunedì l’annuncio fatto nel corso del consiglio d’istituto della Damiano circa la decisione assunta dall’amministrazione comunale per consentire l’avvio degli open day e arrivare a fine anno alle iscrizioni con una soluzione.
La scadenza del contratto di affitto che lega il Comune alla fondazione Ghiselli per lo stabile di via di Roma fino all’agosto 2027 aveva creato la necessità di ricollocare la scuola media, lì presente da almeno 40 anni. Ora messo in sicurezza il futuro della Damiano rimane lo sconcerto dei docenti e delle famiglie del Mordani chiamati ad abbandonare la sede storica, la prima scuola elementare nata in città.