Ravenna, gli sequestrano il cane e muore il giorno dopo nel canile

Tutto ha avuto inizio quando un automobilista ha investito la sua cagnetta un paio di settimane fa. Vedendo quel cane zoppicante che girava per il cortile dell’abitazione di Daniel Vesea – parroco della comunità ortodossa di Ravenna – qualcuno deve aver pensato che si trattasse di un cane maltrattato, perché ha sporto denuncia alla polizia locale, che è subito intervenuta sul posto per controllare. È a questo punto che la situazione è precipitata per il parroco che abita a Camerlona, perché l’anziana Carlotta (o Chicca), così si chiamava la cagnetta, è stata sequestrata e portata al canile municipale di Ravenna.
Secondo gli agenti intervenuti, infatti, all’animale non erano state prestate tutte le cure necessarie e, ravvisando un’ipotesi di maltrattamenti, giovedì scorso hanno proceduto al sequestro. Il parroco della chiesa ortodossa, tutelato dall’avvocato Battista Cavassi, si trova quindi ora indagato per il reato di maltrattamenti contro animale. Tuttavia è lui stesso a voler dare una spiegazione di tutto questo, specialmente ora, dato che lunedì la piccola Chicca è morta dentro il canile e il veterinario dovrà chiarire se è deceduta in conseguenza di eventuali mancate cure o di crepacuore dovute al distacco dalla sua famiglia.
«Da 10 anni Chicca faceva parte della nostra famiglia» racconta Daniel (detto Dan) Vasea. «Era di una signora che, abitando in città, non riusciva più ad accudirla, così mi chiese se mi avrebbe fatto piacere prendermene cura. Noi stavamo cercando un cane in quel periodo e così abbiamo deciso di accogliere la cagnetta in casa nostra, che era diventata una specie di mascotte per i miei figli». Due settimane fa, mentre stava accompagnando i figli a scuola, Vesea viene raggiunto da una telefonata. «Era una vicina – spiega – che mi voleva informare sull’incidente che aveva coinvolto il mio cane. Essendo in macchina ho mandato subito un’amica a controllare e poi, quando sono tornato a casa, ho cercato di capire come stava Chicca». La cagnolina, secondo il parroco ortodosso, sarebbe sembrata abbastanza tranquilla. «Non tremava, non piangeva, mangiava normalmente e, dopo qualche giorno, era tornata a girare tranquillamente per il cortile. L’abbiamo sempre trattata con amore e cura, nutrendola bene e facendola giocare con i bambini».
A un certo punto, però, Vesea si trova con una denuncia per maltrattamenti. «Non riesco a capire il perché – aggiunge l’uomo – dato che anche i veterinari hanno riscontrato che l’animale non aveva nulla di rotto, ma solo un problema muscolare. Purtroppo, però, lunedì mi hanno chiamato dicendomi che la piccola Chicca era morta». Ora saranno gli inquirenti a dover fare luce sul caso.

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