Ravenna, giro di vite sulla sicurezza in estate: i dati della Divisione Anticrimine

Ravenna
  • 02 ottobre 2025

Un intenso lavoro, quello dei mesi estivi per la Divisione Anticrimine della Questura di Ravenna, sono stati emessi 103 provvedimenti nei confronti soprattutto di giovani rilevatisi pericolosi e autori di reati contro il patrimonio o la persona.

Nel dettaglio sono stati adottati: 54 divieti di ritorno, per periodi che variano da uno a quattro anni, in vari comuni della provincia – 14 a Cervia, 13 a Ravenna, ma anche Faenza e i Comuni della Bassa Romagna - nei confronti di individui privi di legami leciti col territorio e qui ritenuti presenti al solo scopo di commettere illeciti o tenere condotte che comunque possano mettere in pericolo la sicurezza pubblica.

Inoltre sono stati emessi 36 daspo Willy e 2 daspo per “spaccio”, le misure finalizzate a contenere episodi di violenza e spaccio di droga, che destano grave allarme sociale, adottate a favore della sicurezza dei cittadini ed in particolare dei giovani nei luoghi di ritrovo e divertimento. Misure che comportano il divieto di accesso ai locali e pubblici esercizi del territorio, e di stazionamento nelle immediate vicinanze, da un minimo di uno e sino a tre anni; nei confronti di due destinatari, arrestati per gravi fatti accaduti, la misura è stata adottata in riferimento ai locali dell’intera provincia.

Particolare attenzione è stata posta alla zona della stazione ferroviaria di Ravenna ed agli adiacenti Giardini Speyer, ove i costanti controlli posti in essere dalle Forze dell’Ordine hanno permesso di emettere, oltre a 14 divieti di accesso agli esercizi pubblici lì presenti nei confronti di altrettanti soggetti resisi responsabili di reati contro il patrimonio o contro la persona, anche 11 provvedimenti di daspo urbano ossia il divieto di accesso a determinate aree urbane e zone della città per un anno, nei confronti di coloro che hanno tenuto condotte che minano la sicurezza e il decoro urbano - come ad esempio i comportamenti molesti o che contribuiscono a situazioni di degrado - allo scopo di tutelare la vivibilità e la fruibilità degli spazi pubblici.

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