Ravenna, ecco "la prosciutta": l'ha inventata il Salumificio Malafronte

Vere e proprie boutique dell’eccellenza alimentare Made in Italy. Il meglio dell'enogastronomia italiana è andato in scena nei giorni scorsi a ‘Taste’, la fiera del gusto di Pitti Immagine, alla Fortezza da basso di Firenze, protagonisti aziende storiche e start up, sapori ritrovati, territorialità e avanguardia.
Tra i 538 espositori anche il salumificio Malafronte, con sede ai confini tra le province di Ravenna e Ferrara, acquisito alcuni mesi fa dal Gruppo Molino Spadoni. L’azienda, assolutamente artigianale, è un condensato di eccellenze: solo suini di filiera, prodotti a km 0 senza nitriti e nitrati, senza conservanti. Tra le eccellenze apprezzate dal pubblico la linea ‘MoraBrada’, salami ottenuti utilizzando mora romagnola allevata all’aperto a Zattaglia, nell’Alto Faentino, e suino di filiera controllata. E ancora "La Prosciutta’, salame a basso contenuto di grasso, preparato con il prosciutto ricavato dalla rifilatura del Parma e del San Daniele. Per non parlare della ‘Zia Ferrarese’, un grosso salame di 4 kg aromatizzato con aglio di Voghiera fresco Dop , lasciato macerare nel vino. Per quanto riguarda i prosciutti, particolare attenzione hanno attirato gli ‘affinati’: quello all’erba medica del Parco del Delta, in cui il prosciutto resta a giacere per due mesi per acquisire leggeri sapori erbacei; quindi, il ‘Giovinbacco’ con il prosciutto che viene tenuto nel sangiovese per 30-45 giorni.