Ravenna, due moto “Nibbio” per la Polizia di Stato


La Questura di Ravenna si dota ufficialmente di una ulteriore risorsa per il controllo del territorio fortemente auspicata dal Questore Lucio Pennella: sono entrate in servizio le moto “Nibbio” della Polizia di Stato, mezzi agili e performanti pensati per rafforzare la presenza delle pattuglie soprattutto nei quartieri del centro storico e nelle aree urbane maggiormente interessate da fenomeni di microcriminalità.
L’introduzione delle motociclette, dotate di alta manovrabilità e di tecnologie all’avanguardia, rappresenta un importante passo avanti nella capacità di risposta immediata da parte degli operatori di Polizia, specie in contesti urbani complessi, ad alta densità pedonale e con viabilità ristretta. Le moto “Nibbio” consentono infatti un rapido intervento anche laddove i tradizionali mezzi a quattro ruote trovano difficoltà di accesso.
I poliziotti motociclisti, appositamente formati, saranno impiegati in attività di prevenzione, controllo e contrasto alla criminalità diffusa: scippi, furti con destrezza, spaccio di stupefacenti e situazioni di degrado urbano. L’elevata visibilità del dispositivo su due ruote ha anche un importante effetto deterrente, rafforzando il senso di sicurezza percepita da cittadini, residenti e commercianti.
Un ulteriore ambito di impiego sarà rappresentato nei lidi ravennati, atteso l’intenso afflusso turistico e le molteplici iniziative di intrattenimento, ove il dispositivo motociclistico sarà fondamentale per garantire un controllo dinamico del territorio ed aumentare il livello di sicurezza percepita da turisti e operatori del settore.
Si tratta di un investimento concreto in sicurezza, che ci consente di essere più vicini alla cittadinanza, soprattutto nelle zone dove è più alta la domanda di legalità e ordine pubblico. Le prime uscite operative delle “Nibbio” hanno già dato prova dell’efficacia del nuovo dispositivo: interventi tempestivi, maggiore mobilità operativa e controllo dinamico del territorio, integrandosi con i dispositivi già in essere e le pattuglie automontate.