Ravenna, dopo le frasi sessiste Carnicella si dimette ma per «il ruolo politico svuotato. Resto consigliere»

Ravenna
  • 08 novembre 2025

Nicola Carnicella ha rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di vicepresidente del Consiglio territoriale dell’Area 6 di Piangipane. Una decisione a sorpresa (pochi giorni fa, in piena bagarre per le frasi anti femministe scritte in un post, in un’intervista al Corriere Romagna aveva dichiarato di non essere intenzionato a farlo) che ha reso noto lui stesso stamane. Scelta che dalle sue parole sembra essere dettata da valutazioni politiche sull’incarico ricoperto e non dalle polemiche per le dichiarazioni nei confronti delle donne.

«Sono stato eletto consigliere territoriale direttamente dai cittadini - scrive -, risultando il candidato con il maggior numero di preferenze all’interno della lista elettorale “Cambiamo il Comune”, costituita unitariamente da tutti i gruppi di opposizione presenti nel Consiglio comunale. Successivamente, sono stato eletto vicepresidente del Consiglio territoriale dai consiglieri territoriali in carica, come avvenuto nel precedente mandato. Tuttavia, ritengo doveroso precisare che il ruolo di vicepresidente, così come definito dall’attuale regolamento dei consigli territoriali, risulta oggi privo di reale funzione e di operatività, una condizione determinata - di fatto - dalla volontà politica della maggioranza che, esprimendo il presidente, ha reso questa figura meramente simbolica e vuota di contenuti. Ritengo che tale impostazione sia contraria allo spirito democratico e partecipativo che dovrebbe animare i nostri organi territoriali, svuotando di significato un ruolo che, al contrario, dovrebbe essere di garanzia e di servizio per l’intera comunità locale. Per coerenza con i principi di indipendenza, trasparenza e rispetto del mandato elettorale, ho dunque deciso di rinunciare alla carica di vicepresidente, continuando a esercitare con pieno impegno e responsabilità il mio ruolo di consigliere territoriale democraticamente eletto. Resto a disposizione dei cittadini e dei colleghi per proseguire il lavoro avviato, con la stessa passione e determinazione, nell’interesse esclusivo della cittadinanza».

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