Ravenna, disastroso 2021 per il turismo: crollano le visite

RAVENNA - Un calo del 28,8%: questo è il prezzo che paga alla pandemia la città d’arte. La percentuale riguarda il numero di turisti in meno che hanno visitato il centro di Ravenna lo scorso anno. I dati – provvisori, ma quelli definitivi non dovrebbero variare granché – sono stati pubblicati nei giorni scorsi dalla Regione. La costa ha sofferto meno, soprattutto perché l’estate è andata un po’ meglio della primavera, stagione d’elezione del centro storico che tra aprile e giugno si affolla solitamente di turisti. I lidi hanno perso “solo” il 16,7% dei visitatori. La flessione provinciale è stata del 21,1%.

I dati vanno contestualizzati: innanzitutto è poco significativo il confronto con il 2020, in cui il turismo fu in sostanza azzerato per quattro mesi dal primo lockdown (rispetto a quel periodo i turisti in provincia sono stati il 29% in più). Il confronto con il 2019 è utile invece per capire quanto sia ancora distante, nei numeri, la normalità “pre Covid”. Se in alcuni settori è già stata raggiunta (si pensi al traffico merci nel porto che ha addirittura fatto segnare il record storico), nel turismo si è ancora molto indietro. Giova ricordare che anche nella primavera scorsa ci sono state restrizioni, almeno nella parte iniziale, che hanno guastato la stagione degli operatori: il dato provinciale di aprile ha segnato addirittura un -88,3% rispetto al 2019. Si tratta del mese peggiore dell’anno ma non è andato bene nemmeno marzo (-78,4%) e neppure maggio (-40,4%). Gli unici mesi positivi dell’anno sono stati luglio (+7%), settembre (+3,7%) e ottobre (+11,7%). Troppo poco per far svoltare la stagione in positivo; e anche le iniziative di Natale – a giudicare dai dati negativi di dicembre – sono servite a poco. Nei giorni scorsi il Comune di Ravenna ha riportato le stime previste nel 2022 per quanto riguarda gli incassi da tassa di soggiorno ai livelli del 2019. La nuova ondata pandemica di inizio anno ha guastato in parte già i piani ma se non ci saranno nuove fiammate la speranza è quella di tornare ad avere una primavera turistica.

Uno sguardo infine all’altra principale città turistica del territorio: Cervia ha sofferto complessivamente meno rispetto al comune capoluogo, perdendo il 19,3% sul totale. Tuttavia la città del Sale è arrivata, ad aprile, ad avere il 95% dei turisti in meno rispetto al 2019 e in estate soltanto luglio, con un +10,8%, è stato positivo.

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