Ravenna, commercianti preoccupati per la guerra alle auto in centro

Presto arriveranno le osservazioni degli imprenditori del centro al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) che disegna le strategie della viabilità ravennate nei prossimi dieci anni. Il piano, adottato a fine anno, sarà approvato dopo la discussione delle osservazioni da parte delle persone interessate. Tra queste, ci sono di certo i commercianti del centro storico che sono piuttosto preoccupati dell’allontanamento delle auto dal cuore della città e dalla filosofia del piano che vuole scoraggiare quella che definisce «sosta diffusa» favorendo piuttosto il posteggio in piazzali a pagamento o, se gratuiti, piuttosto lontani da piazza del Popolo. Mauro Tagiuri, presidente di Confcommercio Ravenna, commenta: «Mi sembra si stia sottovalutando il tema della sosta in centro storico. Soprattutto dopo il Covid l’uso del mezzo privato a discapito di quello pubblico è cresciuto molto. Dal Comune era stato promesso un piano di potenziamento di parcheggi a struttura ma al momento non vediamo nulla». Anche la bicicletta, dice Tagiuri, «non è un mezzo sempre praticabile per tutti, si pensi anche ai più anziani. Ravenna non può diventare una città da frequentare soltanto nelle ore serali. Ma se si va avanti con queste politiche della mobilità si finisce per favorire i centri commerciali che hanno una dotazione di parcheggi più ampia». Si tratta comunque di un primo commento, il Pums sarà poi analizzato da Confesercenti insieme alle altre associazioni di categoria. Nella mattinata di ieri ci sono state le prime analisi del documento da parte di un gruppo di lavoro.

Da parte di Confcommercio l’analisi non è molto diversa, anche se il presidente Mauro Mambelli rimanda ai prossimi giorni considerazioni più approfondite. «Di certo il tema dell’accesso al centro ci tocca - spiega - e ci saranno questioni che sottolineeremo. La questione dell’accesso limitato alle auto è una politica che ci viene presentata già da alcuni anni ma che ha delle criticità per quanto riguarda gli operatori che lavorano nel centro storico». Oltre al tema della sosta, il Pums limita l’accesso anche con altri strumenti tra cui un aumento delle zone a traffico limitato che nei prossimi anni è destinato ad aumentare. Ci sono, insomma, diverse questioni “calde” nel Pums che saranno probabilmente al centro del dibattito politico dei prossimi mesi.

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