Ravenna, Cna ha festeggiato l’80° compleanno: “Siamo una forza su cui il Paese ha potuto contare”

Ravenna
  • 06 giugno 2025

Giovedì 5 giugno, il prestigioso Teatro Alighieri di Ravenna ha fatto registrare il tutto esaurito per celebrare un traguardo storico: gli 80 anni della CNA di Ravenna. L’evento ha rappresentato un momento di riflessione e confronto sui temi centrali dell’artigianato, dell’impresa, dello sviluppo territoriale e sul ruolo culturale dell’Unione Europea. Otto decenni di storia e di tutela degli interessi di migliaia di artigiani e piccoli imprenditori che hanno contribuito a tessere il ricco panorama economico e sociale del territorio ravennate.

Il 5 giugno del 1945, come recita il verbale di costituzione, “...alle ore 10 antimeridiane...in via Corrado Ricci n. 29...” il comitato promotore composto da Guido Montanari, Mario Benelli, Michele Missiroli, Renato Zanotti, Alfredo Celotti, Francesco Busa costituì “ex novo l’organizzazione degli artigiani in provincia di Ravenna con la denominazione di “Unione Artigiani della Provincia di Ravenna”, poi diventata Cna. “La nostra organizzazione, con i suoi artigiani e i suoi imprenditori – ha affermato il Presidente della CNA di Ravenna Matteo Leoni nella sua relazione - è stata una forza su cui il Paese, in questi ottanta anni di attività democratica, ha potuto contare. Una forza che si è alimentata con la grande capacità di rappresentare, nel migliore dei modi, interessi particolari senza mai perdere di vista l’interesse generale”.

Ilaria Iacoviello, conduttrice dell’evento, ha dato la parola al Direttore della CNA di Ravenna Massimo Mazzavillani, che ha ringraziato le oltre 700 persone che hanno partecipato alla celebrazione, tra cui anche gli ex Presidenti e Direttori dell’Associazione, e che ha spiegato l’importante ruolo di congiunzione di CNA tra le Istituzioni e il mondo delle imprese, una missione che ha caratterizzato tutti gli 80 anni di attività. Il direttore Mazzavillani si è, poi, concentrato sul senso delle celebrazioni e del titolo dell’iniziativa, “Un punto fermo in movimento”, che rende il senso sia dell’esperienza data dagli 80 anni di storia, della solidità e del radicamento sul territorio, sia dell’impegno, del continuo adattamento all’attualità, della continua ricerca di soluzioni e strumenti da offrire agli Associati”.

Alessandro Barattoni, alla sua prima uscita ufficiale da sindaco di Ravenna, ha rimarcato ed elogiato il coraggio dei fondatori della CNA, un’associazione che ha accompagnato la crescita della nostra città trasformandola in una città eccellente, che può guardare al futuro con fiducia anche grazie al lavoro di chi fa impresa e grazie all’azione di CNA che ha posto le condizioni per la loro crescita, e con esse di tutta la comunità. Ha poi tracciato le priorità della nuova Amministrazione per la città.

Valentina Palli ha affermato: “La missione della CNA oggi è portare avanti il dialogo e le relazioni con le Istituzioni a tutti i livelli per garantire la giusta rappresentanza agli artigiani e agli imprenditori. Deve, inoltre, avere lo stesso coraggio di ottant’anni fa, di essere punto di riferimento per chi fa impresa e per chi pensa che il benessere individuale sia anche benessere collettivo”.

Hanno poi portato i loro saluti Giorgio Guberti, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara – Ravenna, e Paolo Cavini, Presidente regionale di CNA Emilia-Romagna.

La relazione del Presidente di CNA Ravenna, Matteo Leoni, ha portato il punto di vista dell’Associazione sui temi che poi sono stati affrontati e approfonditi nel corso della serata, in una tavola rotonda dal titolo “Ravenna -> Europa: Politiche e strategie integrate per un futuro di sostenibilità” a cui hanno partecipato Gessica Allegni, assessora regionale a Cultura, Parchi e Forestazione, Tutela e valorizzazione della biodiversità, Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna, Annalisa Corrado, eurodeputata componente della Commissione per l’ambiente, il clima e la sicurezza alimentare (ENVI), e Dario Costantini, Presidente nazionale CNA: “è vero che nulla è più costante del cambiamento e che non esistono epoche prive di cambiamenti, ma è indiscutibilmente vero che la nostra non è solo un’epoca di cambiamenti: quello che viviamo è un vero e proprio cambiamento d’epoca.”

Uno dei temi della relazione è stato il cambiamento climatico e l’alluvione, argomento ormai molto sentito nella nostra terra e che ha trovato riscontro nell’intervento di Annamaria Corrado. Altri temi della relazione sono stati il ruolo e gli impegni dell’Unione Europea nelle dinamiche geopolitiche ed economiche, il supporto alle micro, piccole e medie imprese da parte delle Istituzioni a ogni livello. Sul piano locale, invece, Leoni ha parlato di inverno demografico e capitale umano, di occupazione e impresa giovanile, dei servizi socio-sanitari che rendono attraente il nostro territorio per talenti provenienti da tutto il mondo, di porto e infrastrutture, fondamentali per affermare Ravenna come protagonista dell’intero sistema produttivo centro-settentrionale.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui