Ravenna, centro sociale Spartaco: ora si pensa al futuro della struttura

Ravenna
  • 18 agosto 2025

Si sono conclusi ieri i lavori di ripulitura e bonifica dell’area del centro sociale Spartaco, in via Chiavica Romea. L’intervento, richiesto dall’amministrazione comunale e avviato nei giorni scorsi, ha visto la polizia locale sgomberare i locali e l’area verde circostante, restituendo gli spazi.

L’operazione non è stata priva di polemiche. All’inizio delle attività, la prima settimana di agosto, tre persone senza titolo erano state allontanate dall’interno della struttura. L’azione era stata accolta con favore da parte dell’opposizione: «Lo Spartaco non era più un centro sociale, ma un ricettacolo di illegalità che metteva a rischio la sicurezza e il decoro del quartiere», aveva dichiarato Veronica Verlicchi (La Pigna), chiedendo un piano organico di recupero degli immobili comunali.

Nei giorni successivi la polizia locale aveva esteso i controlli all’area esterna e al parco Teodorico, sequestrando tende e attrezzature da campeggio. Il sindaco Alessandro Barattoni aveva motivato l’intervento con esigenze di sicurezza, ricordando che nelle settimane precedenti si erano verificati quattro incendi. «L’obiettivo non è chiudere spazi, ma restituirli alla città e alle associazioni: vogliamo aumentare le opportunità per giovani, sport e cultura, non lasciare luoghi abbandonati», aveva spiegato.

Intanto diverse realtà cittadine hanno espresso preoccupazioni. Gli “Ortisti di Strada” hanno chiesto di preservare l’orto urbano creato nel 2018 dietro la struttura: «Non è una giungla da abbattere, ma un’oasi di biodiversità e un progetto di agricoltura urbana che coinvolge la comunità». Il comitato di Spartaco, invece, ha negato che vi fosse un’occupazione, sostenendo che le tende smantellate fossero di persone in difficoltà abitativa. «Non si è trattato di uno sgombero – hanno affermato – ma di uno spostamento forzato di chi non trova casa».

Con la conclusione delle opere di bonifica, ora si apre il capitolo sul futuro della struttura, in un equilibrio tra sicurezza, progetti sociali e tutela ambientale.

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