Ravenna, capanni balneari: per alcuni la proroga sa di beffa

Ravenna
  • 26 aprile 2024

RAVENNA Dal Comune è arrivata la proroga per la demolizione dei capanni balneari. La notizia è stata accolta con un sospiro di sollievo da molti capannisti; per altri, invece, la nuova decisione è suonata come una beffa. Sono coloro che negli scorsi mesi hanno proceduto a smontare le strutture perché temevano di incappare in pesanti sanzioni: «Se potessi tornare indietro... - sospira uno di coloro che hanno rimosso il capanno -. A questo punto posso dire che smontarlo è stato un errore, se non lo avessi fatto almeno mi sarei goduto un’ultima estate nella mia piccola oasi. Invece, ora non so che fare. Nel dubbio ho già saldato la quota richiesta dal Comune per l’occupazione degli spazi. L’ho pagata perché faccio parte dell’associazione dei capannisti e non voglio perdere l’adesione. Vediamo cosa succederà più avanti. Per fortuna nelle operazioni di smontaggio sono stato molto accurato e ho conservato tutte le parti, in vista di un eventuale futuro montaggio. Non mi rimane che attendere e capire l’evoluzione. C’è anche l’ipotesi che io debba spostare il capanno di una decina di metri più avanti, a causa del fatto che la duna nel corso degli anni è avanzata ed è divenuta via via sempre più estesa. La zona dove sorgeva il mio capanno inizialmente era ai margini della duna, ma ora è del tutto circondato. Rimontare il capanno una decina di metri più avanti rispetto a dove è sempre stato per me sarebbe un bel problema, visto che finirei direttamente dentro il campo di racchettoni che ogni anno viene montato di fronte alla mia struttura».

Il presidente dell’associazione dei Capannisti Balneari, Giorgio De Lorenzi, dice che il momento è di attesa: «La speranza è che, dopo le parole dell’assessore Giacomoo Costantini e del sindaco, entro giugno sia emesso un bando per la gestione dei capanni balneari. La nostra associazione è pronta a partecipare e dare finalmente certezze sul futuro. Le strutture rimaste sono circa una settantina. In base ai provvedimenti attuali, fino al prossimo 22 settembre le strutture non possono più essere rimosse. Se però non fosse emesso il bando, da tale data partirebbero 90 giorni per mettersi in regola e rimuoverli. Speriamo che ciò non succeda. Intanto a noi è pervenuta la richiesta di pagamento dell’indennità per occupazione senza titolo di suolo demaniale. Poco più di 10mila euro complessivi, da ripartire tra i capannisti».

Ro.Art

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