Ravenna, azzerati i vertici dell'Autorità portuale

Ravenna

RAVENNA. Autorità portuale, il gip sospende il presidente Rossi,  il segretario generale e un dirigente tecnico. Ha sviluppi clamorosi l'inchiesta sulla Berkan B, il Il gip Janos Borlotti ha infatti emesso una ordinanza che per un anno sospende i vertici dell'Autorità portuale: ovvero il presidente Daniele Rossi, il segretario generale Paolo Ferrandino e il dirigente tecnico Fabio Maletti. 

I tre sono indagati a vario titolo per inquinamento ambientale, abuso e omissione di atti d'ufficio. L'inchiesta versa sul progressivo affondamento dello scafo della motonave da anni abbandonata in pialassa che avrebbe riversato carburante in mare facendo così morire alcuni animali oltre che inquinare lo specchio d'acqua attorno al relitto. 

Le reazioni
Sul caso questa mattina sono arrivati già i primi commenti della politica. "La notizia di misure interdittive ai vertici di Autorità di sistema portuale non può essere presa sotto gamba neppure dai chi è un garantista di provata fede" così Alberto Ancarani, capogruppo in consiglio di Forza Italia. 

"Nella denegata ipotesi che la sospensione dalla carica per i tre vertici apicali dell’Autorità non dovesse decadere, il rischio che tutto il lavoro fin qui svolto per l’approfondimento del canale Candiano vada in fumo è purtroppo concretissimo - continua il consigliere d'opposizione - Da parte nostra non vi è dunque alcuna valutazione sul merito delle motivazioni giuste o sbagliate della misura cautelare: non è compito della politica, ma dei difensori e della magistratura. La speranza è ovviamente che l’innocenza degli indagati venga provata al più presto e che le misure cautelari perdano efficacia con rapidità. Tuttavia non si può restare con le mani in mano mentre l’iter giudiziario prosegue senza un’interlocuzione preliminare con il governo affinchè, qualora divenisse inevitabile la nomina di un commissario, egli avesse le caratteristiche professionali e “politiche” per poter portare avanti ciò che il presidente Rossi e la sua squadra hanno fin qui prodotto, arrivando, è il caso di dirlo, a pochissimi metri dal traguardo. In questo senso è d’obbligo che il sindaco si attivi quanto prima con le istituzioni competenti, perché il porto di Ravenna ha già perso troppe opportunità e ha subito troppi ostacoli per essere costretto ad aspettare anche un’eventuale ulteriore inerzia. Il sindaco prepari dunque un piano B: l’opposizione sarà attenta e propositiva".

Confindustria
Sulla questione interviene anche Confindustria: "Le ombre che si allungano sul futuro del porto di Ravenna e delle attività estrattive rischiano di compromettere definitivamente la crescita e la competitività dello scalo, del suo indotto e di tutte le attività ad esso collegate - dicono gli industriali -. Confindustria Romagna aveva già chiesto e ottenuto per i prossimi giorni un incontro con l’amministrazione e i vertici dell’Autorità di sistema portuale, per chiarimenti sulla tempistica degli escavi dei fondali e sul continuo rinvio della pubblicazione del bando, più volte annunciato come imminente. Oggi, alle preoccupazioni già espresse per l’allungamento dei tempi di avvio del progetto hub portuale, si aggiunge l’allarme per la prospettiva di stallo dell’ente portuale e dei suoi effetti amministrativi: non possiamo permetterci uno stop proprio ora dopo anni di lunghissima attesa, a una settimana dalla conferenza dei servizi potenzialmente decisiva per il via libera. Il limbo in cui rischia di precipitare l’economia cittadina, tra il blocco delle attività estrattive che il nuovo Governo ha confermato nonostante i moniti di imprese e sindacati e l’azzeramento dei vertici dell’Autorità di sistema portuale, potrebbe avere molto presto effetti negativi sull’intero tessuto produttivo e sull’occupazione, impattando drasticamente su tutta la nostra comunità: perderemmo posti di lavoro, talenti e ricchezza"

Il sindaco
“Non ritengo che sia compito della politica quello di commentare le decisioni dell’autorità giudiziaria in merito ad indagini o in particolare misure cautelari che per loro natura presentano elementi di delicatezza – ha commentato il sindaco Michele De Pascale –. Ci tengo invece a precisare alcuni aspetti che posso essere fraintesi o mal interpretati soprattutto dagli investitori nazionali ed internazionali che guardano con interesse al Porto di Ravenna. I fatti giudiziari in oggetto riguardano una vicenda molto rilevante dal punto di vista della tutela ambientale, come quella legata alla Berkan B e alle attività che l’hanno riguardata, ma che è totalmente disgiunta ed estranea alla procedura amministrativa che riguarda l’Hub portuale e quindi in nessun modo correlata o correlabile al suo buon esito. Correttamente informato nella giornata di ieri dal presidente Rossi in merito a questo provvedimento, mi sono occupato di comunicarlo immediatamente e direttamente al ministro onorevole Paola De Micheli, che mi ha assicurato il suo totale impegno e attenzione rispetto all’Autorità portuale di Ravenna e al progetto dell’Hub portuale. Il ministro De Micheli è stata già coinvolta nel periglioso iter di autorizzazione come componente del Cipe per conto del Ministero dell’Economia e delle finanze nella passata legislatura, dunque conosce perfettamente il progetto nei dettagli, lo condivide e mi ha assicurato che il Ministero metterà in campo tutte le azioni necessarie a garantirne il successo. In particolare è confermata la conferenza dei servizi del 18 settembre, il cui buon esito renderebbe finalmente possibile l’avvio delle procedure di gara”.

L'Autorità portuale
In una nota l'Autorità portuale rende noto che "gli interessati respingono fermamente gli addebiti, in sintesi non aver impedito l’affondamento della nave Berkan B e relative conseguenze, ritenendoli errati nei loro presupposti di attribuzione soggettiva e infondati nel merito. L’Autorità di Sistema Portuale - si legge in un comunicato - ha, fin dall’insorgenza del problema, attuato tutto quanto in suo potere per fronteggiare la situazione, evitando così gravi danni ambientali. In attesa delle determinazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vigilante, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale garantisce il proseguimento di tutte le proprie attività istituzionali, con particolare riferimento al rispetto delle tempistiche connesse al progetto Hub e alle operazioni per la rimozione della Berkan B, i cui necessari adempimenti amministrativi sono già ultimati e pronti per la pubblicazione". 

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