Ravenna. Autorità portuale vuole un nuovo ponte. L’Eni vende l’ex Sarom per 6,4 milioni

Autorità portuale è pronta ad acquistare l’aerea Ex Sarom da Eni per una cifra pari a 6,4 milioni di euro. L’investimento rientra nell’ambito del progetto che vede la realizzazione nell’ex raffineria di un campo fotovoltaico. Tuttavia l’acquisizione dell’area potrebbe essere strategica anche per un’altra idea: la realizzazione di un secondo ponte mobile per attraversare il canale Candiano.
Il solare per il porto
Con i fondi del Pnrr l’ente di via Antico Squero vuole realizzare un nuovo impianto fotovoltaico della potenza di circa 20 megawatt per alimentare le richieste elettriche all’interno dell’area portuale e di un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno verde. Si tratta del progetto “Zero Emissioni” che ha ottenuto un finanziamento di quasi 12 milioni di euro. In questo contesto Autorità portuale ha individuato l’area dell’ex Sarom, storica raffineria che è situata tra via Trieste e il Canale Candiano come area ideale. Non è il primo progetto che Ap pensa per quel comparto: prima della crisi del settore era arrivata a pochi passi dalla realizzazione l’idea della Cittadella della Nautica. Ipotesi poi tramontata. Ora Eni, proprietaria dell’area, ha fatto sapere di valutare i terreni (oltre 437mila metri quadrati equivalenti a 60 campi da calcio) 6,4 milioni di euro. Autorità portuale ha incaricato un notaio di verificare la congruità della cifra e redigere l’atto di compravendita da inviare al Cane a Sei Zampe entro la fine del 2023.
Lo sviluppo della viabilità
Una volta firmato l’accordo entrerà a disposizione del Demanio una porzione importantissima di porto, fondamentale anche per sviluppare opere strategiche. In questo contesto si inserisce anche l’altro progetto su cui stanno lavorando i tecnici di via Antico Squero: un nuovo ponte mobile. Della necessità di una nuova infrastruttura per attraversare il canale si parla da tempo. L’attuale è stato inaugurato 13 anni fa. Oltre a diversi problemi legati alla manutenzione, c’è anche un tema legato alla congestione del traffico. Si è tornati quindi a rispolverare l’idea del by-pass, il faraonico attraversamento del Canale Candiano di cui a Ravenna si è discusso per anni ma che è ormai considerato troppo costoso. A fine settembre Autorità portuale ha deciso di sfruttare la possibilità data dagli strumenti urbanistici attuali di realizzare un secondo attraversamento del Candiano. Ha affidato ad un professionista l’incarico (per 115mila euro) di valutare «soluzioni efficaci ed economicamente più contenute rispetto al progetto a suo tempo». Il ponte attraverserebbe il canale proprio “tagliando” l’ex Sarom. Il nuovo ponte garantirebbe «un sistema viario che superi le carenze di quello attuale». In questo senso è chiaro che l’acquisizione dell’area Eni facilita i piani futuri di un progetto attorno al quale si è faticato a trovare un equilibrio tra necessità tecniche ed economiche.