Ravenna, l'inaugurazione della Rosa dei Venti - Gallery

Ravenna

Una struttura costata 19 milioni di euro che ospiterà 136 anziani non autosufficienti e permetterà a molti anziani, attualmente ospiti delle strutture di Fusignano ed Alfonsine, di riavvicinarsi alla città e alla propria famiglia. La Rosa dei Venti di Borgo Montone è stata inaugurata ieri, alcuni lavori sono ancora da terminare ma il centro residenziale per anziani è sostanzialmente finito, e i primi ospiti arriveranno tra fine maggio e inizio giugno. Una residenza per gli anziani che ha le dimensioni di un piccolo ospedale e che all’interno si arricchisce di particolari come le “strade” che contraddistinguono i nomi dei corridoi e riportano agli elementi della tradizione romagnola (“del Sangiovese”, “della Piadina”, “del cappelletto”).
Diviso in sei nuclei, il consorzio si prefigge di migliorare la vita di comunità degli ospiti. A gestirla è l’omonimo consorzio, formato dalle cooperative Solco, il Cerchio e Asscor. Al taglio del nastro erano presenti le istituzioni con il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori. La struttura darà risposte ad un bisogno che era pressante sul territorio: la necessità di case di riposo dedicate ad anziani non autosufficienti. Permetterà inoltre una sorta di effetto domino che – come ha spiegato Carradori – porterò una riqualificazione anche alle strutture per anziani a Fusignano e ad Alfonsine.
Il nuovo complesso ha una capacità di 136 posti residenziali, dispone di 35 camere doppie e 48 camere singole e di un nucleo Alzheimer con 18 camere singole destinato alle persone affette da demenza e gravi disturbi del comportamento. I malati di questa patologia potranno trovare qui una risposta temporanea nei momenti in cui sono più disorientati per poi tornare a casa o nella struttura che gli accudisce quotidianamente. In totale, 78 posti in casa residenza sono convenzionati con l’ente pubblico, mentre i restanti 39 sono a libero mercato. Gli ospiti potranno contare su assistenza socio-sanitaria 24 ore su 24, su 200 figure professionali impiegate e su una struttura progettata e realizzata a partire dai loro bisogni. Vista la difficoltà nel reperire il personale infermieristico ed assistenziale sul mercato italiano, si stanno formando figure professionali provenienti da Tunisia, Albania e India.
I numeri
Il complesso sorge su una superficie di 15.000 metri quadrati, di cui 7.000 sono dedicati alla struttura e 8.000 alle aree verdi e ai 90 posti auto. La peculiare forma architettonica a raggiera, da cui il nome Rosa dei Venti, è stata ideata tenendo conto del giusto rapporto tra spazi interni ed esterni, degli spostamenti del personale tra un nucleo e l’altro e del rispetto dell’equilibrio tra luoghi di privacy e luoghi di convivialità. La struttura è sostenibile dal punto di vista energetico grazie agli impianti fotovoltaici e all’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Inoltre, la particolare facciata ventilata favorisce un microclima interno con pochi scompensi termici, garantendo risparmio energetico e giusto confort termico.
Gli investimenti
A partecipare all’investimento sono stati Solco e Cerchio (con 2,155 milioni ciascuna), Gemos e Copra (1,1 milioni di euro), due milioni derivanti dalla partecipazione di Confcooperative/Fondosviluppo, Legacoop/Coopfond e Fondo Cometa. Ci sono poi 800.000 dalle ditte costruttrici Cmcf e Consorzio Arco lavori; 550.000 dal finanziamento Foncooper e 10.400.000 da finanziamento bancario con gli istituti Biper, La Cassa di Ravenna, La BCC ravennate forlivese e imolese.

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