Centomila euro dalla biglietteria, quattrocentomila dal Comune. Sono queste le due entrate principali alla base del bilancio del Mar, il museo d’arte di Ravenna che punta sempre di più sulla contemporaneità. In programma, dal 28 febbraio al 3 maggio, ci sarà l’ultima tappa della mostra antologica - articolata su cinque città - dedicata a Mattia Moreni. In autunno, invece, il protagonista sarà Nicola Samorì con una personale, uno dei più quotati artisti contemporanei. Tornerà in estate, invece, l’appuntamento dedicato all’arte legata al mondo dei fumetti. Nell’arco dell’anno sarà riposizionato il “Compianto su Cristo deposto dalla croce” di Giorgio Vasari che, a restauro terminato, sarà «collocato per la prima volta in una sala ampia, in grado di valorizzarlo». I dati emergono dal bilancio previsionale del museo, da poco approvato. Da parte sua, Palazzo Merlato, dopo un periodo in cui gli stanziamenti per il museo erano diminuiti fino ai 320 mila euro erogati nel 2023, conferma per il 2026 i 400 mila euro di trasferimenti, che dovrebbero diventare 420 mila per l’anno successivo. Le entrate dalla biglietteria, pure in crescita negli ultimi anni, si sono attestate nell’anno in corso a 117 mila euro e vengono prudenzialmente stimate a centomila per il prossimo anno. Accanto a queste entrate, il Mar punta a intensificare l’attività di raccolta fondi (fundraising).
«Il museo - si legge nel bilancio - deve connotarsi come organismo vivo. Esso deve operare lungo diverse direttrici, valorizzando il proprio patrimonio culturale e attuando strategie di progressiva implementazione delle collezioni, favorendo donazioni e comodati di opere significative, in grado di integrare con coerenza le raccolte esistenti, e promuovendo l’acquisizione di nuove opere attraverso il reperimento di risorse pubbliche, come quelle correlate ai Piani per l’arte contemporanea, o private». Per tale ragione, nel corso del 2026 proseguiranno «le interlocuzioni con il tessuto imprenditoriale, che si sostanzieranno nelle giornate dell’Art Bonus; si adotterà una strategia di corporate per agganciare e fidelizzare le imprese e verrà confermata la partecipazione ai bandi nazionali per l’acquisizione di nuove opere d’arte».
Per la vita del museo, «il tema della sostenibilità economica appare centrale», si legge nel documento. Oltre allo sviluppo di progetti che consentano di intercettare fondi pubblici su programmi di finanziamento regionali, nazionali e internazionali, «le partnership pubblico-private sono ormai essenziali e imprescindibili. Il Mar si doterà quindi di una strategia organica e flessibile di fundraising, coinvolgendo il tessuto imprenditoriale locale ed esplorando tutte le opportunità fornite dall’ordinamento giuridico». Tradotto: si andrà in cerca di sponsorizzazioni, Art Bonus, messa a disposizione di spazi museali a pagamento, corporate fundraising - strategia che consente a un’organizzazione non profit di raccogliere fondi collaborando attivamente con le imprese - e alla creazione di strumenti di membership per costituire una community di sostenitori.