Dopo le esperienze già attive a Bologna e Forlì, anche il Campus di Ravenna si è dotato di uno sportello dedicato al contrasto della violenza di genere. Il servizio, che andrà ad affiancarsi a quello già presente sul tema delle discriminazioni, nasce da una
collaborazione tra l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e l’associazione Linea Rosa – ODV.
Il Presidente di Campus sottolinea che “il contrasto alla violenza di genere è tra le priorità dell’Ateneo di Bologna ed è oggetto di una politica multicampus estesa e articolata. L’attività si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione che
prevede anche l’organizzazione di seminari, convegni e iniziative socioculturali rivolte alla comunità universitaria, con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto, dell’inclusione e della prevenzione”.
“Un’importante iniziativa, molto sentita dalle studentesse, a cui l’Università ha saputo dare risposta coinvolgendo direttamente Linea Rosa, l’associazione che gestisce il centro antiviolenza della nostra città. E’ un percorso sperimentale che andrà modificato
nel tempo secondo le specifiche necessità portate dalle studentesse ma che dimostra quanto importante sia la capillarità dei servizi oltre che la necessità di rendere la fruizione agli stessi sempre più facile e vicina. Oltre a questo è chiaro come le studentesse
del nostro territorio esprimano la richiesta di aprire un confronto sulla condizione di noi donne e gli ancora inevitabili pregiudizi a cui spesso siamo sottoposte” – interviene l’assessora alla cultura e politiche di genere del comune di Ravenna, Francesca
Impellizzeri.
Lo sportello sarà operativo dal mese di novembre 2025 e offrirà accoglienza, ascolto, supporto psicologico, consulenza legale e attività formative a cura delle operatrici del centro antiviolenza Linea Rosa.
Il servizio, completamente gratuito, rispetterà la metodologia del centro antiviolenza basato sulla relazione fra donne che mette la vittima di violenza al centro di percorso di elaborazione del vissuto personale. Sarà attivo anche un servizio di ascolto telefonico,
disponibile anche in situazioni di emergenza, che consentirà – previo consenso della persona – di avviare un percorso di supporto personalizzato, in collaborazione con i servizi sociali e sanitari del territorio, le forze dell’ordine e altre realtà associative
locali. Nei casi in cui se ne rilevi la necessità, sarà possibile attivare tempestivamente, attraverso le Forze dell’ordine e il Pronto Soccorso, una procedura d’emergenza per garantire la messa in sicurezza immediata della persona coinvolta. Il centro antiviolenza
dispone infatti di una reperibilità h. 24.