Ravenna. Aggredì carabinieri durante l’incendio: a processo

Ravenna

Aveva sospettato la mano di un sabotatore dietro l’incendio che gli aveva devastato parte del campeggio, bollando il rogo come «atto mafioso verso il naturismo».
Invece, l’unico a finire a processo - una volta esclusa dagli inquirenti la pista dolosa - è stato alla fine lui stesso. Va subito sottolineato che le accuse nei confronti del titolare del camping Classe di Lido di Dante non hanno nulla a che fare con l’origine del rogo che il 13 marzo del 2017 ha raso al suolo il ristorante annesso alla struttura e a un passo dalla pineta Ramazzotti. Riguardano invece il suo atteggiamento nei confronti dei carabinieri che quella sera, mentre i vigili del fuoco stavano sventando il pericolo che le bombole di gpl esplodessero coinvolgendo la vegetazione antistante, facevano da cordone di sicurezza per evitare che i curiosi si avvicinassero troppo. Il titolare li prese a spintoni e insulti, cercando in tutti i modi di entrare nella struttura in fiamme. Per questo è stato indagato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
I particolari sul Corriere Romagna in edicola

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui